Ancora una bordata di Gravina a Lotito e Adl: «Contro di me solo due o tre vecchi protagonisti del calcio»

A Repubblica: «Non hanno fatto il bene del movimento e non possono essere un riferimento governativo. Ho una maggioranza solida».

chinè a rischio gravina de laurentiis

Mg Londra (Inghilterra) 06/07/2021 - Euro 2020 / Italia-Spagna / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Gabriele Gravina

Nell’intervista rilasciata oggi a La Repubblica, il presidente della Figc, Gabriele Gravina, lancia l’ennesima bordata a Lotito e De Laurentiis. I presidenti di Lazio e Napoli sono i suoi più accaniti oppositori in Lega Serie A. Gravina dichiara che non si dimetterà in caso di esclusione dall’Italia dai Mondiali.

«Solo un folle lega la politica al risultato sportivo. Io voglio vincere, ditemi dove devo andare a piedi per vincere queste due partite e ci vado. Ma se pensassi che vincendo due partite risolverei i nostri problemi, ucciderei il calcio italiano».

Il suo caso è diverso da quello di Giancarlo Abete e Carlo Tavecchio, che si dimisero in analoghe circostanze. La differenza sta nella solida maggioranza di cui gode, che loro non avevano.

«Io sono stato eletto un anno fa, abbiamo vinto l’Europeo, ho una maggioranza solida e un ampio consenso. Non esiste l’istituto della sfiducia, se mi facessi da parte per andare al voto probabilmente verrei rieletto. Che presupposti ci sono per dimettersi? Nessuno».

Quando gli ricordano che la Serie A è divisa sulla sua figura, come ha già fatto altre volte Gravina parla di due o tre oppositori soltanto. Non fa i nomi, ma il riferimento è chiaro. Li definisce “vecchi protagonisti del calcio” che “non hanno fatto il bene del movimento”.

«Non è vero. La Serie A non sono solo due o tre soggetti. Io ricevo consensi quotidianamente. Ci sono resistenze da parte di vecchi protagonisti del calcio che non hanno fatto il bene del movimento e non possono oggi essere un riferimento governativo».

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