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Roma-Genoa, Abisso denuncia Calvarese per l’intervento sul rosso a Zaniolo. La Figc apre indagine

Su Il Tempo. Calvarese, consulente arbitrale giallorosso, non avrebbe dovuto essere negli spogliatoi. La Roma rischia un’ammenda 

Roma-Genoa, Abisso denuncia Calvarese per l’intervento sul rosso a Zaniolo. La Figc apre indagine

Su Il Tempo un nuovo caso arbitrale che coinvolge la Roma. Il club giallorosso dovrà difendersi da un’inchiesta della Figc aperta in seguito alla gara pareggiata 0-0 in casa con il Genoa, lo scorso 5 febbraio, quando al 90′ l’intervento della Var annullò un gol a Zaniolo per un precedente fallo di Abraham. Il finale di partita fu molto caldo. Finì con Zaniolo espulso da Abisso e con l’ira di Mourinho espressa nelle dichiarazioni post match.

Il Tempo racconta il retroscena che ha portato all’apertura del fascicolo federale.

“Stando a quanto raccontato in un esposto presentato dall’arbitro Rosario Abisso, dopo la partita è piombato nello stanzino Gianpaolo Calvarese, il consulente ingaggiato dalla Roma per la match analysis sugli arbitraggi, chiedendo conto di quanto avesse scritto il direttore di gara sul referto a proposito del cartellino rosso estratto nei confronti di Zaniolo. La circostanza comunicata formalmente da Abisso ai vertici dell’Aia nei giorni seguenti alla partita, ha fatto immediatamente scattare l’apertura di un fascicolo da parte della Procura Arbitrale diretta da Rosario D’ Onofrio. Dopo aver ascoltato lo stesso fischietto siciliano, che ha confermato nell’audizione quanto già raccontato nell’esposto inviato all’Aia, gli atti sono stati trasmessi alla Procura Figc che a sua volta ha aperto un’inchiesta. Allegati anche articoli di stampa che hanno ipotizzato il presunto tentativo di Calvarese di «rabbonire» il referto stilato da Abisso, che ha poi portato a una sola giornata di squalifica per Zaniolo”.

Una situazione che il quotidiano definisce “insolita e intricata”.

“Al vaglio degli inquirenti federali c’è innanzitutto il ruolo di Calvarese, ingaggiato, come detto, da consulente esterno dalla Roma e non come tesserato Figc. L’ex arbitro si è dimesso dall’Aia e non può essere quindi giudicato dalla Procura Arbitrale per un’eventuale violazione del regolamento o codice etico interni (sarebbe semmai Abisso a rischiare sanzioni ma l’arbitro ha raccontato di aver liquidato in fretta il suo ex collega), tantomeno deferito ed eventualmente squalificato dalla Procura Federale. Verrà quindi chiesto conto alla Roma dei motivi della presenza dell’ex fischietto – non consentita dai regolamenti – in una zona riservata ai tesserati”.

Nello stanzino dei direttori di gara può entrare solo l’addetto ufficiale agli arbitri, che per la Roma è Vito Scala. IL dirigente accompagnatore della squadra ospitante, che in questo caso era il team manager Valerio Cardini, deve vigilare sulle presenze non consentite nei vari spazi interni dello stadio.

Secondo quanto scrive Il Tempo, la Procura Figc non ha ancora informato la Roma del procedimento. In caso di deferimento, il club di Friedkin rischia un’ammenda e i dirigenti una squalifica.

L’episodio, però, è un chiaro segnale politico.

Le numerose proteste dei giallorossi in questa stagione hanno indispettito i vertici arbitrali e il primo vero intervento di Calvarese è stato subito «respinto» dal sistema. Abisso non ha chiuso un occhio, anzi, e si è voluto tutelare «denunciando» il suo ex collega”.

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