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La moglie di Fonseca: «In Ucraina è in corso una guerra sanguinosa, fermate la follia dei russi!»

A Il Tempo: «Non credete a chi dice che le bombe non volano sui civili. Le città ucraine sono in fiamme. Quale Paese sarà bombardato domani?»

La moglie di Fonseca: «In Ucraina è in corso una guerra sanguinosa, fermate la follia dei russi!»
Db Milano 12/05/2021 - campionato di calcio serie A / Inter-Roma / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Paulo Fonseca

Katerina Ostroushko, moglie dell’ex allenatore della Roma, Paulo Fonseca, ha affidato un suo messaggio contro la guerra in Ucraina alle colonne de Il Tempo. La famiglia Fonseca è stata bloccata a Kiev dall’esplosione del conflitto. Ora è in salvo.

“Parlo alle persone in Europa, America, Russia e in tutto il mondo. C’è una guerra in corso in Ucraina. Non è ‘un’operazione speciale’, ma una guerra cinica e crudele. Le città e i villaggi ucraini sono in fiamme, sotto i bombardamenti e le bombe. Missili dalla Russia e dalla Bielorussia volano contro edifici residenziali a più piani. Questo è quello che ho visto con i miei occhi e quello che milioni di ucraini vedono ogni giorno. I fuhrer folli mandano i loro soldati a uccidere gli ucraini che sacrificano la loro vita per difendere la patria, le loro mogli e i loro figli. Questa è l’unica verità e non ce ne sono altre. Non credete se vi dicono che le bombe non volano sui civili. Volano, uccidono e distruggono. Non credete se vi dicono che il nostro governo è ‘nazista’. Il governo e il presidente ucraino sono a Kiev, insieme al nostro esercito che difende il suo paese e il suo popolo pacifico. Non credete a nulla se non al fatto che nel centro Europa in questo momento c’è una guerra brutale e sanguinosa contro i pacifici ucraini che lottano per la loro libertà. Aiutate a fermare questa guerra! Chiedete ai vostri amici e colleghi in Russia perché i loro soldati combattono e muoiono in Ucraina. Perché eseguono ordini criminali che uccidono i civili? Questo è il nostro paese, la nostra terra, tutto questo è estraneo a loro! Devono tornare nelle loro case e lasciare le nostre. Oggi le città ucraine sono in fiamme. Oggi i bambini sono nei rifugi antiatomici senza cibo. Oggi hanno sparato ad un autobus con dentro profughi ucraini e non hanno permesso che un’ambulanza li raggiungesse. Chi può sapere quale città e quale paese sarà bombardato domani? Il mondo intero si è schierato accanto all’Ucraina. Attendiamo e speriamo che qualcuno ci possa aiutare. Ma oggi non è abbastanza! Finché le bombe continuano a cadere e gli ucraini continuano a morire, non è abbastanza. Per favore non vogliamo la guerra. Fermate questa folle guerra. Fermatevi subito!”.

 

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