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Il Napoli gioca da squadra e il Barcellona pareggia solo grazie a un rigore per fallo di mignolo

Il calcio si sta ammalando di tecnologia. Ottimo primo tempo, gol di Zielinski. La differenza tra Spalletti e Xavi è evidente. La qualificazione è aperta

Il Napoli gioca da squadra e il Barcellona pareggia solo grazie a un rigore per fallo di mignolo
Db Barcellona (Spagna) 17/02/2022 - Europa League / Barcellona-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport Nella foto: Adama Traore'-Kalidou Koulibaly

Il rigore per fallo di mignolo è l’ultima frontiera del calcio. Uno sport che si è ammalato di tecnologia, che sta perdendo la vista a furia di vivisezionare le immagini. L’inerzia di Barcellona-Napoli è cambiata al 57esimo minuto quando l’arbitro romeno Kovacs viene richiamato al Var e viene fischiato un rigore per fallo di mignolo di Juan Jesus, presunto fallo su cui nemmeno i calciatori del Barcellona avevano avuto qualcosa da ridire. Bisognerebbe riuscire a discuterne al di là della faziosità. Il che è praticamente impossibile.

Il rigore, trasformato da Ferran Torres, ha consentito al Barcellona di portarsi sull’1-1 e soprattutto ha cambiato l’inerzia della partita. Cambio che a dire il vero stava già avvenendo naturalmente, visto che il Barcellona doveva recuperare. Ma è una cosa giocare con l’ansia di dover pareggiare e un’altra se ti regalano un gol.

Il Napoli ha giocato bene, soprattutto nel primo tempo. Spalletti ha confermato di essere un allenatore solido. Ha messo in campo una formazione che ha mostrato di aver interiorizzato il concetto di squadre senza dover ricorrere ai video di animali come fa il tedesco Blessin col Genoa. Napoli quadrato che ha tenuto bene il campo. Con Juan Jesus – lui – preferito a Mario Rui a sinistra, con Insigne che ha sfoderato una notevole partita di sacrificio come ai tempi di Benitez. Koulibaly che ha avuto una serata alla Koulibaly. Fabian che in Spagna è sempre ispirato. Elmas che si è prontamente riscattato dopo l’opaca prestazione contro l’Inter. E proprio dai piedi del nord macedone, al 29esimo, è arrivato il passaggio all’indietro per Zielinski che ha dato un saggio della sua capacità di tiro: sinistro respinto da Ter Stegen e poi destro sotto la traversa.

Napoli solido ma per onestà va detto che questo Barcellona non ha nulla della squadra che fu. Il club non concepisce altro modo di giocare a calcio e così l’unico che la butta dentro – l’olandese Luuk De Jong – è rimasto per nostra fortuna ancora una volta in panchina fino all’86esimo (e ha pure sfiorato il gol con una splendida rovesciata). Insieme con quel fenomeno di Dembélé che gioca poco per vicende contrattuali. A calcio devi giocare con calciatori che sanno praticare questo sport, oltre che con intensità anche se ti piace il possesso. Xavi dovrebbe saperlo. Ferran Torres ha sbagliato tre.quattro gol, potrebbe trasformare i piazzati nel rugby.

È finita 1-1. Gli ultimi minuti sono stati di fisiologica sofferenza ma anche Mertens ha avuto la sua chance. È stato un peccato: sia perché questo Napoli e Spalletti avrebbero meritato la gioia di vincere al Camp Nou; sia perché un rigore di mignolo segna un ulteriore passaggio del calcio verso l’incomprensibile. La qualificazione è apertissima.

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