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Il Giornale: è accettabile che un resuscitato come Eriksen torni in campo sfidando il senso della vita?

Non poteva ricordarci che la vita è bella anche senza calcio da professionista? La vita non è un gioco d’azzardo, palla al piede

Il Giornale: è accettabile che un resuscitato come Eriksen torni in campo sfidando il senso della vita?
Copenaghen (Danimarca) 12/06/2021 - Euro 2020 / Danimarca-Finlandia / foto Imago/ Image Sport nella foto: Christian Eriksen

È giusto che Christian Eriksen torni in campo dopo l’arresto cardiaco che lo ha colpito lo scorso giugno? Se lo chiede, su Il Giornale, Riccardo Signori. L’ex Inter ha firmato ieri un contratto con il Brentford, in Premier League, a distanza di 7 mesi dall’incidente all’Europeo. Giocherà con il defibrillatore sottocutaneo. In quella partita contro la Finlandia Eriksen morì per 5 minuti, come dichiarato da lui stesso in una recente intervista.

“Ma è accettabile che Eriksen torni in campo? È, letteralmente, un resuscitato. Giusto sfidare così il senso della vita, quando è possibile dedicarsi ad altro senza nulla togliere al proprio destino? Vero che basta finire sotto un tram per salutare questo mondo, ma uno che ha già provato ad andarsene ed ha smosso sentimenti di milioni di persone, quasi volessero lottare per lui, non poteva ricordarci che la vita è bella anche senza calcio da professionista, dove fisico e cuore sono sotto stress? È giustificata una sfida per la sfida? Sicuro di non tradire quella voglia di tutti coloro che lo volevano vivo? La vita è un sogno, lo hanno detto poeti e scrittori. Non un gioco d’azzardo, palla al piede”.

 

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