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Čeferin: «La Coppa del Mondo ogni due anni un progetto populista che distruggerebbe il calcio»

Intervista a Le Journal Du Dimanche riportata dal Corriere dello Sport. «Agnelli? Se mi chiedesse un incontro mi siederei. Ancora scioccato dalla questione Superlega»

Čeferin: «La Coppa del Mondo ogni due anni un progetto populista che distruggerebbe il calcio»
Mg Madrid (Spagna) 01/06/2019 - finale Champions League / Tottenham-Liverpool / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Aleksander Ceferin

L’edizione odierna del Corriere dello Sport propone un’intervista che il numero uno della Uefa Aleksander Čeferin ha rilasciato nei giorni scorsi a Le Journal du Dimanche. Qui alcune delle cose che ha detto.

La Coppa del Mondo ogni due anni è una completa assurdità, un progetto populista che distruggerebbe il calcio. Va contro tutti i principi del nostro sport, i Giochi Olimpici… Non è solo un male per l’Europa. È incredibile che un’organizzazione calcistica possa proporre ai giocatori, che sono già sovraccarichi, un torneo di un mese ogni estate. E potete immaginare come questo influenzerebbe il calcio femminile? Non sono sicuro che capiscano, ma sono sicuro che sentano il rifiuto dei tifosi, delle autorità, dei governi, dell’Unione Europea…

Infantino ha collegato questa questione al grande tema dei migranti.

Questa affermazione non merita alcun commento. Il calcio non dovrebbe essere usato per fare del populismo. 

La Nations League con le squadre sudamericane è una risposta a questo progetto della Fifa?

Niente affatto. Ne abbiamo discusso a lungo. Abbiamo firmato un memorandum d’intesa. Allo stato attuale non posso dire esattamente quando accadrà, ma è realistico e accadrà. E a lungo termine, non vedo ragioni per non invitare qualcun altro.

Non ci sono troppe partite?

Questo è quello che dicono mia moglie e le mie figlie, ma io non credo. La Conference League è una grande competizione perché mette quelli che non hanno avuto accesso all’Europa contro squadre molto buone. Un esempio che mi riguarda: la squadra campione della Slovenia è il Mura ha un budget di due milioni di euro. Ne ha guadagnati tre, di milioni, qualificandosi. Si è finanziariamente salvata e ha giocato contro il Tottenham, vincendo tra l’altro.

Sulla Superlega.

Sono state 48 ore stressanti. A causa del mio rapporto con Agnelli, ancora più intenso; sono ancora scioccato dal fatto che persone che sono state nel calcio per anni siano pronte a ucciderlo da un giorno all’altro per i loro interessi. Ad oggi non abbiamo rapporti con la Juventus, il Real e il Barça. Non ho un problema con loro, ma dopo aver pugnalato me e la Uefa penso che spetti a loro chiamare. Non l’hanno fatto. Nello stesso modo in cui la Terra è piatta, pensano ancora che la Superlega esista. Allo stesso tempo sono stati i primi a firmare per giocare in Champions League in questa stagione. Un po’ strano, ma se mi chiedessero un incontro mi siederei, non c’è niente di personale dietro, anche con Agnelli, le uniche cose che sentiamo da loro sono cause che non hanno motivo di esistere. Stanno cercando di mettere pressione ovunque. Se esiste ancora la minaccia? No, non esiste, almeno non nei prossimi 10 anni. Nessuno lo vuole, tranne i pochi che pensano che il calcio sia solo una questione di soldi. Rummenigge, Al Kelaifi e Watze hanno avuto il coraggio di dire che non la volevano. Dei tre maggiori sostenitori del sistema attuale uno non è europeo, ma capisce il calcio europeo meglio di molti altri. È curioso. 

 

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