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Barça-Napoli 1-1, pagelle / Il Napoli di Spalletti gioca 100 minuti, non 75 come l’incensata Inter di Inzaghi

La cazzimma di Zielinski, la solitudine di Osimhen, la Coppa d’Africa ha rigenerato Koulibaly. Insigne ha mostrato un’anima da difensore

Barça-Napoli 1-1, pagelle / Il Napoli di Spalletti gioca 100 minuti, non 75 come l’incensata Inter di Inzaghi
Db Barcellona (Spagna) 17/02/2022 - Europa League / Barcellona-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Kalidou Koulibaly

Le pagelle di Barcellona-Napoli 1-1 a cura di Fabrizio d’Esposito e Ilaria Puglia.

MERET. Il guardiano di coppe poteva andare in Barca e invece esce incolume o quasi dal Camp Nou, colpa del rigore fantasma inventato dall’arbitrio (con la seconda “i”) rumeno. Da segnalare però i rilanci horror fatti davvero coi piedi. Per il resto il giovane Meret accenda un lumino davanti all’imago del divoratore Ferran Torres – 6

Non dev’essere stato facile trovarsi catapultato in porta al Camp Nou davanti a 70mila spettatori dopo aver fatto un bel po’ di panchina a vantaggio del suo collega di reparto. Si è goduto lo spettacolo del pubblico allo stadio, se non altro – 6

DI LORENZO. Stasera avanzare sulle fasce è un po’ come scalare una parete ripida e liscia a mani nude, ergo l’Euroappuntato si dedica alla cura del suo orticello difensivo col solito spirto guerriero. Un paio di chiusure sono da applausi – 6,5

Aveva cominciato benissimo, poi, quando la difesa del Napoli, in difficoltà (lo ha detto Koulibaly) ha deciso di abbassarsi per provare a contenere il Barcellona, è andato in difficoltà. Il Napoli non è fatto per difendersi, ora capisco perfettamente le parole di Spalletti di qualche settimana fa. Che peccato, Fabrizio. Che difensore – e che squadra – che abbiamo – 7

RRAHMANI. Secondo me, Ilaria, il povero Amir ha sentito l’ansia da prestazione in una cattedrale quale è il Camp Nou. Smaltita la soggezione con due erroracci da brividi si rimette i panni della spalla preziosa del Comandante e finisce alla grande – 6,5

Ci si mette anche un po’ di sfortuna, quando aveva arpionato da terra quel pallone che poi gli è sfuggito. Ad ogni modo, come dici tu, ha chiuso la porta insieme al Comandante – 6,5

KOULIBALY. È una serata in cui il Napule può vantare almeno due prestazioni da top player: quella di Kappa Kappa e quella di San Piotr. Al 23’ Adama Traoré è in fuorigioco ma il Comandante per non rischiare si esibisce in un intervento sovrannaturale – 7,5

Altro che stanchezza da Coppa d’Africa, a Kalidou il trionfo con il Senegal lo ha rigenerato – 8

JUAN JESUS. Giovanni Gesù è condannato alla sofferenza per quasi cento minuti, dapprima con il predetto Adama Traoré, indi con l’indemoniato e fischiatissimo Dembélé. Tuttavia non precipita all’inferno, come dimostra il salvataggio al 51’ su Aubameyang. Ed è già tanto. Sul rigore è del tutto innocente, poveretto – 6

Maestoso su Adama Traorè, in netta sofferenza su Dembelé. Il rigore lasciamolo perdere, è idiozia del regolamento – 6

ANGUISSA. Nei primi minuti il Napule fatica tantissimo in uscita e anche lui perde palla. I minuti scorrono e riesce a imporre spesso il suo fisico bestiale lì in mezzo e fa pure qualche giocata – 6,5

La prima palla persa è al 3′, un attacco di paura improvvisa. Poi per fortuna si riprende. Per calare ancora nel secondo tempo – 6

MALCUIT dall’84’. Gli capita di prendere la pelota e portarla via, facendo respirare la difesa assediata nell’interminabile finale – 6

Senza voto

FABIAN RUIZ. Voleva fare il profeta in patria e ci è riuscito, soprattutto nel primo tempo, signoreggiando nella terra di mezzo – 7

Il Camp Nou dovrebbe inchinarsi di fronte ad uno spagnolo così – 8

ELMAS. In partite di rango come questa una sola giocata decisiva vale novanta minuti. E il Macedone (del Nord) la fa, servendo magnificamente San Piotr per lo zero a uno – 6,5

Parliamone: finta il cross e fa sedere il difensore. Ma non è stato un gesto stupendo? – 7

MARIO RUI dall’84’. Marittiello è un iberico del versante lusitano e vede subito rosso, al punto che riesce a mettere una palla in mezzo per Ciro il belga – 6

Scusa, non l’ho guardato bene. Credo che da oggi in poi ogni volta che penserò a lui mi verrà in mente il libro di tattica che potrebbe scrivere a Coverciano – sv

ZIELINSKI. La cazzimma con cui sfonda la porta del Barca è un modello per tutti, una sorta di parabola evangelica da rivedere nello spogliatoio alla vigilia delle prossime partite. San Piotr tira di sinistro e ter Stegen ribatte, lui riprende palla senza tema degli avversari e segna di destro. Nel suo gesto e nella sua azione ci sono la sfrontatezza, l’esperienza e la classe di un campione europeo. Ah, Ilaria, dimenticavo che l’unico passaggio decente per Victor la Maschera lo fa lui – 7,5

In quel gesto c’è la perseveranza, Fabrizio. Piotr è fonte di luce e bellezza per questo Napoli. Le giocate migliori della partita sono venute da lui e, non solo uno, ma tutti i pochissimi passaggi per Osimhen sono suoi – 9

DEMME dal 79’. Senza voto

Senza voto

INSIGNE. Il Torontino vuole concludere da difensore la sua militanza azzurra? – 5,5

Ha dato una grande mano dietro. Ma non si è mai visto davanti. Il voto è per l’anima da difensore – 6

OUNAS dal 72’. Troppe moine – 5,5

Senza voto

OSIMHEN. Con l’Inter ho messo in evidenza l’istinto sovente ancora acerbo. Stasera, invece, chiamava i compagni quando era già in fuorigioco di parecchi metri. La classe va sorretta da studio e applicazione. Detto questo merita tutta la solidarietà per la solitudine patita – 5,5

Alla fine la velocità meravigliosa che lo caratterizza diventa quasi un handicap perché nemmeno i suoi compagni riescono a stargli dietro. O rallentiamo lui o velocizziamo loro – 5,5

MERTENS dal 79’. Un tiro riesce a farlo – senza voto

Che peccato! – sv

SPALLETTI. Il Napule gioca cento minuti a Barcellona e va via col pareggio solo a causa dell’arbitro. Cento minuti, ‘o anema d’’o priatorio. Ecco il punto è questo, Ilaria: Spalletti stasera la partita la fa per intero. Non come Inzaghi osannato e incensato per 75’, come quando il sarrismo si vantava delle mezzore più belle del mondo al cospetto del Real e del Manchester City. Partita finisce quando arbitro fischia, direbbe Vujadin buonanima. Così adottando l’unità di misura dei leccasederi di Inzaghi, per essere pari stasera al mago pelato dovremmo quantomeno erigere un monumento. Cento minuti, ‘o anema d’’o priatorio – 7

E’ come ha detto lui: chiunque vorrebbe essere al suo posto, stasera. Il suo Napoli, se seguisse sempre i suoi dettami e non si abbassasse quanto si è abbassato stasera, non avrebbe rivali né in cielo né in terra – 8

ARBITRO KOVACS (ROMANIA). Ha regalato il pareggio al Barcellona – 3

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