Alla Gazzetta: «La Juve, come valori individuali, è superiore al Napoli, ridotto a metà squadra, ma ha giocato meglio il Napoli. Poteva anche vincere»
La Gazzetta dello Sport intervista Arrigo Sacchi. Il tema è la prima giornata di ritorno del campionato di Serie A, alle prese con Covid e decisioni delle Asl.
«Diciamo che in Italia non siamo forti nel prevenire ed anticipare, arriviamo lunghi, in genere. Il grande significato di questa situazione è il Milan che si presenta senza sette titolari e gioca la sua miglior partita dell’ultimo mese e mezzo. Il calcio è uno sport di squadra, dove la motivazione, lo spirito di squadra e il gioco sono fondamentali. Sarebbe altrimenti un film senza trama. La Juventus, come valori individuali, è superiore al Napoli, ridotto senza metà squadra, ma ha giocato più il Napoli perché quando si è in una situazione del genere, in settimana tutti pensano: “cosa possono fare per dare una mano?”. Hanno paura e tirano fuori lo spirito di squadra, giocano per la squadra e con la squadra. Ieri poteva vincere anche il Napoli, ha giocato meglio. Non si possono dare colpe solo all’allenatore: nella Juve ci sono giocatori bravi ma che giocano individualmente. Il calcio è uno sport di squadra, da questo punto di vista il Milan è un capolavoro: tutti hanno dato il massimo di quello che potevano dare. Quando arrivi a questo punto per cultura sei un vincente, se ci arrivi perché hai paura, avrai alti e bassi. Le partite si vincono durante la settimana, per come ti alleni, come le vivi. In questa giornata le squadre ridotte a metà hanno vinto o hanno giocato meglio degli avversari: è una lezione di calcio».