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Repubblica: un pareggio che alla Juve non serve a niente, in linea con il niente che propone giocando

La squadra di Allegri avrebbe dovuto prendere l’avversario per il collo e non dargli tregua, invece ha regalato la solita atmosfera di mestizia

Repubblica: un pareggio che alla Juve non serve a niente, in linea con il niente che propone giocando
Db Torino 06/01/2022 - campionato di calcio serie A / Juventus-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Federico Chiesa

Su Repubblica, Emanuele Gamba commenta Juventus-Napoli. Un “pareggio triste”, che arriva dopo giorni confusi, tra Covid e quarantene,

“Un pareggio che alla Juve non serve a niente ma che si è meritata con il niente che propone giocando, e che il Napoli si tiene stretto, in attesa che passi la sua lunga nottata di sventure”.

Una partita strana,

“senza neanche un po’ di gioia in campo, senza allegria, come se i giocatori per primi si sentissero parte di una recita sbagliata, fuori copione. Il gioco ha assorbito questa mestizia, anche se a onor del vero con la Juve funziona spesso in questa maniera”.

La squadra di Allegri “avrebbe dovuto prendere l’avversario per il collo, non dargli tregua né respiro”, approfittando delle sue difficoltà e dell’impossibilità a fare cambi, che invece il tecnico bianconero aveva abbondantemente a disposizione. Invece, dopo una “fiammata iniziale”,

“la Juve ha mollato la presa, allentato il pressing e illanguidito i ritmi, ripiombando nell’abusato calcio senza intensità che tritura di solito e finendo per ricorrere sostanzialmente a due soluzioni: i lanci lunghi e le iniziative del tutto personali di Chiesa, che almeno ne ricaverà il gol del pareggio”.

Anche senza allegria, il Napoli ha giocato

“con calma, e grande padronanza di sé ha imposto un livello tecnico superiore persino in mancanza di giocatori tecnici come Fabian, Rui, Koulibaly, Anguissa”.

 

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