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Matteo Berrettini l’eterno sottovalutato

Contro Alcaraz il tennista romano non si è disunito e ha mostrato ancora una volta un carattere leonino. I bookmakers lo davano sfavorito

Matteo Berrettini l’eterno sottovalutato
Londra (Inghilterra) 09/07/2021 - Wimbledon / foto Imago/Image Sport nella foto: Matteo Berrettini
La carriera di Matteo va avanti così da quando è esploso nel grande tennis: lo sottovalutano continuamente e lui si diverte con i risultati a fare restare a bocca aperta chi sminuisce il suo valore.

A Melbourne, lui, sette del mondo e finalista dell’ultimo Wimbledon affrontava Carlos Alcaraz, 18enne futura stella del tennis mondiale, ma pur sempre 31 ATP. Era prevedibile un match molto equilibrato, ma invece i pronostici dei bookmaker erano tutti (e nettamente) per lo spagnolo. D’accordo, Berrettini aveva fatto intravedere dei piccoli problemi fisici nei suoi precedenti incontri e aveva perso (di misura) l’unico confronto diretto, ma se si affrontano il 7 e il 31 del mondo praticamente mai si vede pronosticare la vittoria del primo a 2.50.
Poco male: al termine di un match emozionante durato oltre quattro ore Matteo ha ricordato al mondo del tennis che come tennista non è dotato solo di servizio e dritto esplosivi, ma che a 25 anni ha tanta fame di migliorare come può negli spostamenti e nel rovescio (e piccoli progressi si vedono continuamente).
Soprattutto, a dispetto della faccia da bravo (e bello) ragazzo e del comportamento sempre educato tenuto in campo, il romano ha un carattere leonino, che pochi notano. Proprio grazie agli attributi , infatti Berrettini ha cambiato la storia di un match la cui inerzia era divenuta negativa: Matteo – stanco di fronte all’esuberanza fisica dell’avversario – si è visto rimontare i due set di vantaggio che aveva guadagnato ma non si è disunito e, anzi, nel quinto ha dato tutto quel che aveva, meritando la vittoria finale.
La speranza è che il mondo del tennis continui a dire sia solo servizio e dritto e che abbia un fisico troppo fragile: Matteo si divertirà ancora smentire tutti, c’è da scommetterci.
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