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Le motivazioni dell’espulsione di Djokovic: «Poteva influenzare le persone portandole all’emulazione»

La Gazzetta riporta alcuni stralci della sentenza: «La sua posizione avrebbe potuto incrementare il sentimento anti-vaccini influenzando anche gli indecisi»

Le motivazioni dell’espulsione di Djokovic: «Poteva influenzare le persone portandole all’emulazione»
Londra (Inghilterra) 10/07/2019 - Wimbledon / foto Panoramic/ Insidefoto/Image Sport nella foto: Novak Djokovic ONLY ITALY

È lunga e articolata la sentenza con cui i giudici hanno espulso Djokovic dall’Australia, ben 31 pagine in cui si leggono diverse motivazioni tra cui una che la Gazzetta dello Sport riporta oggi

“Una star dello sport può influenzare persone di tutte le età portandole all’emulazione”.

Secondo i giudici dunque, una delle principali motivazioni per cui il campione di tennis novax è stato espulso sta nel fatto che il suo atteggiamento, se suffragato, avrebbe potuto essere di esempio.

Il collegio giudicante presieduto da James Allsop spiega

“A gennaio 2022, Djokovic non è ancora vaccinato. Il fatto che avesse una ragione per non vaccinarsi ora, avendo contratto il Covid intorno al 16 dicembre 2021 non dice nulla sulla sua posizione nei molti mesi precedenti”.

“La sua posizione avrebbe potuto incrementare il sentimento anti-vaccini influenzando anche gli indecisi. Inoltre – si legge ancora nelle carte – aver confermato l’intervista con L’Equipe del 18 dicembre e aver effettuato il servizio fotografico senza protezioni nonostante la positività, dimostra scarsa considerazione delle misure di prevenzione che potrebbe incoraggiare una violazione delle regole in Australia”.

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