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L’avvocato del Torino: «Mai vista la Lega costituirsi contro un club davanti al suo giudice»

Oggi il Giudice Sportivo deciderà sulle partite non giocate all’Epifania. L’Atalanta si è costituita contro il Torino per ottenere la vittoria a tavolino

L’avvocato del Torino: «Mai vista la Lega costituirsi contro un club davanti al suo giudice»
Mg Genova 15/01/2022 - campionato di calcio serie A / Sampdoria-Torino / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Urbano Cairo

Stanno succedendo cose, nel calcio italiano. Che rimbalzano tra le carte della Giustizia Sportiva prima di finire tradotte in classifica: partite perse e vinte a tavolino, ricorsi a parti invertite, la lega che si costituisce contro un suo stesso club.

Oggi il Giudice Sportivo si pronuncerà sulle partite non giocate all’Epifania, dopo aver già dato il 3-0 a tavolino all’Udinese per la trasferta mancata della Salernitana (con punto di penalizzazione ai granata, e ovvio ricorso col precedente di Juve-Napoli). Ne parla a Tuttosport  l’avvocato del Torino Eduardo Chiacchio, visto che uno dei casi più spinosi riguarda Atalanta-Torino. L’Atalanta si è costituita e ha chiesto esplicitamente la vittoria a tavolino. E lo ha fatto anche la Lega.

“Abituato come sono alle tipolo­gie di queste controversie, ero in studio con alcuni colleghi del mio staff ad attendere le eventuali memorie dell’Atalanta – racconta – Con som­ma sorpresa, invece, alle 23 circa mi sono state notificate le memorie della Lega di Se­rie A. E io, con la mia esperienza ultratren­tennale, non ricordo precedenti in cui una Lega si sia costituita dinanzi al proprio giu­dice sportivo per un ricorso. La Lazio, un anno fa, le presentò una de­cina di minuti prima della mezzanotte. An­cor più in extremis. Ma mai la Lega scese in campo. L’Atalanta si è costituita in giudizio e ha pre­sentato le sue memorie intorno alle 23 e 30″.

“La costituzione dell’Atalanta poteva esse­re prevedibile, anche se poi ho saputo, ad esempio, che la Fiorentina non si è costi­tuita contro l’udinese nell’analogo proce­dimento davanti al giudice sportivo: come vedete, non tutti si comportano allo stesso modo. Per quanto riguarda invece la memo­ria contro di noi della Lega di Serie A… beh, non avrei mai pensato che una Lega si co­stituisse in un giudizio in cui sarà chiama­to a decidere il giudice sportivo della stessa Lega. Anche se il dottor Mastrandrea offre tutte le garanzie di esperienza e terzietà”.

L’avvocato ricorda anche che il calcio può fare tutti i ricorsi al Tar che vuole, ma c’è una sostanza immodificabile per le partite non giocate all’Epifania:

“In ogni caso, nel momento in cui si sarebbe dovuta disputare la gara Atalanta-Torino, cioè giovedì 6 gennaio, il provvedimento sanitario della Asl era pienamente valido ed efficace. E il Torino non poteva che ottemperare al fine di non commettere violazioni anche di natura penale. Oltre al fatto che avrebbero potuto espandere il contagio, se i granata fossero usciti di casa. Se il semaforo è rosso, ci si deve fermare: punto, non si discute. Non rispettare le disposizioni di un’autorità è una grave violazione, un reato espressamente prescritto dall’articolo numero 650 del codice penale“.

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