Il ct non ha certo bisogno di vederlo in uno stage per capire cosa gli può dare, vuole solo valutare quanto gli altri lo tollerano
Su La Stampa, Giulia Zonca commenta la convocazione di Mario Balotelli nello stage della Nazionale, da parte del commissario tecnico Roberto Mancini.
“L’uomo che ha sciupato più occasioni in carriera viene richiamato quando l’Italia non può più sbagliare”.
“Il calcio italiano non sa ancora dove mettere Balotelli eppure continua ad averne bisogno”.
“Il suo nome è la carta della disperazione, Mancini non ha certo bisogno di vedere Balotelli in una tre giorni intensiva per scoprire che cosa può dare, però gli serve capire l’effetto che fa. Valutare quanto gli altri lo tollerano”.
“Può succedere di tutto, può persino funzionare, ma comunque vada tentare di ricucire, per l’ennesima volta, uno strappo così evidente significa non avere alternative”.
