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Il calcio italiano è un gioco senza regolamento

Oggi andranno in scena 4 partite fantasma e ancora una volta toccherà al giudice sportivo e al Collegio di garanzia. A distanza di un anno la stessa pantomima

Il calcio italiano è un gioco senza regolamento

Il calcio italiano è un gioco senza regolamento, senza regole certe, uniformi, chiare. Oggi andranno in scena quattro partite fantasma: quattro squadre sono state fermate dalle rispettive Asl, impossibilitate a svolgere attività di qualsiasi tipo, comprese ovviamente le trasferte, le loro avversarie, invece, scenderanno comunque in campo e avranno la partita vinta a tavolino. E poi via, di nuovo quanto vissuto l’anno scorso con Juventus-Napoli, partita, tra l’altro, ancora in bilico, come dichiarato al Napolista dal direttore dell’Asl Torino, Carlo Picco e sulla quale aleggia anche lo spettro di due nuovi possibili positivi nel gruppo squadra del Napoli.

Bologna-Inter. L’Inter è partita in Frecciarossa per Bologna e, proprio mentre era sul treno, scrive la Gazzetta dello Sport, ha appreso che l’Asl Bologna ha fermato la squadra emiliana. I nerazzurri si sono presentati regolarmente al Dall’Ara, scrive Sportitalia.

Atalanta-Torino. Fermato dall’Asl torinese anche il Torino, con la squadra in quarantena per 6 calciatori positivi e 2 membri dello staff contagiati. L’Atalanta, almeno, ha avuto la decenza di avvertire i suoi tifosi che i cancelli dello stadio non si apriranno, ma non ha ovviamente detto che non si presenterà in campo.

Fiorentina-Udinese. Anche l’Udinese non è partita per Firenze, anch’essa bloccata dall’Asl. La squadra resta in quarantena fino al 9 gennaio. Ma la Fiorentina prepara la partita. Almeno, come l’Atalanta, chiude lo stadio ai tifosi.

Salernitana-Venezia. I granata sono stati fermati dall’Asl.

La Lega Serie A non ha rinviato nessuna partita. La Gazzetta dello Sport scrive:

Toccherà al giudice sportivo, che ancora deve decidere su Udinese-Salernitana, decidere gli eventuali 3-0. Vittime predestinate del Collegio di garanzia, a meno di colpi di scena oggi francamente poco immaginabili, in base a quei rinvii di Juve-Napoli e Lazio-Torino della scorsa stagione che hanno fatto giurisprudenza e che costituiranno la base per ogni futuro pronunciamento. Ma il tema è sempre lo stesso: guai a creare precedenti, così si mette a rischio il campionato, anzi l’intera stagione. L’obiettivo è sempre lo stesso: riuscire a scollinare dopo la salita più dura, che poi è il mese di gennaio, quello in cui la curva epidemiologica ha preso a salire all’impazzata”.

Le uniche a partire, tra le squadre più colpite, sono il Verona, che non è stato fermato dall’Asl e ieri pomeriggio si è messo in viaggio per La Spezia nonostante i dieci elementi contagiati e il Napoli, di cui abbiamo scritto abbondantemente, con tutto il caos che circonda la partita.

Il Corriere della Sera:

Poi toccherà al Giudice sportivo ma è evidente che in un modo o nell’altro le partite andranno recuperate e questa pantomima non ha molto senso”.

E il caos non si limita alla giornata che inizia oggi, fa notare Repubblica.

Nella prossima giornata, quando è in calendario l’intera seconda di ritorno, la situazione può solo peggiorare, visto che i provvedimenti che riguardano Torino, Udinese, Bologna e Salernitana (vale a dire isolamento, quarantena e in particolare il “divieto di partecipare ad eventi sportivi ufficiali”) valgono fino a domenica sera: questo significa che anche Cagliari-Bologna, Torino-Fiorentina, Udinese-Atalanta e Verona-Salernitana sono destinare a venire cancellate”.

 

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