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Costa: «A febbraio potrebbe aumentare il numero di spettatori negli stadi, bisogna premiare i vaccinati»

A Rai Gr Parlamento: «Limitare la capienza è stata un’iniziativa della Lega Serie A, che mi sento di ringraziare. Il calcio va aiutato e sostenuto»

Costa: «A febbraio potrebbe aumentare il numero di spettatori negli stadi, bisogna premiare i vaccinati»

Il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, ha rilasciato alcune dichiarazioni a “La politica nel pallone”, su Rai Gr Parlamento.

“Quando potrà tornare a crescere il numero degli spettatori negli stadi? A febbraio, alla ripresa del campionato dopo la sosta, credo che si debba pensare di premiare chi si sta vaccinando visto che i cittadini sono stati molto disponibili e responsabili. Mancano venti giorni e continuiamo a somministrare 500mila dosi di richiami al giorno, dunque alla ripresa della Serie A avremo circa 37 milioni di concittadini con la terza dose”.

Sulla limitazione della capienza degli impianti:

Limitare la capienza a 5mila spettatori è stata una iniziativa della Lega Serie A che noi abbiamo condiviso perché è un momento delicato e difficile. Non esiste un manuale per la gestione della pandemia, la storia ci ha dimostrato che le cose cambiano rapidamente. Io credo che si debba proseguire con la gradualità avuta finora dando però prospettive ai cittadini: chi ha ricevuto la terza dose del vaccino deve avere una priorità. Obiettivo 100% in primavera? Dobbiamo pensare di ipotizzare un ritorno al massimo della capienza: ovviamente dovremo osservare quotidianamente i dati, ma siamo all’inizio di un percorso positivo e i cittadini hanno compreso che il vaccino è l’unica arma per uscire dalla pandemia”.

Sul nuovo protocollo:

“Il nuovo protocollo è un passo assolutamente positivo, frutto di un percorso condiviso tra le regioni, la Lega Serie A e il Governo. C’era bisogno di dare chiarezza affinché ci fossero condizioni omogenee su tutto il territorio nazionale: in questo senso il protocollo è un passo avanti perché stabilisce norme chiare senza nessuna possibilità di interpretazione a livello locale. Il mondo del calcio va considerato come un vero e proprio comparto economico e dunque va aiutato e sostenuto, anche perché ha sofferto moltissimo in questa pandemia. Mi pare inoltre che ci sia stata una grande collaborazione nel condividere e accettare regole che hanno messo in difficoltà le società: per questo mi sento di ringraziare il mondo del calcio”.

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