Come se il precedente di Juventus-Napoli non fosse mai esistito. Per la Giustizia Sportiva la partita bloccata dall’Asl non si rigiocherà. Via ai ricorsi
Riparte la giostra dei ricorsi infiniti. Il Giudice Sportivo ha deciso che Udinese-Salernitana, partita mai giocata il 22 dicembre perché l’Asl di Salerno bloccò i granata in Campania per troppi contagi di Covid, non si giocherà più. Per la giustizia sportiva è 3-0 a tavolino per l’Udinese, e un punto di penalizzazione per i granata.
Ora dovrebbero scattare gli ovvi ricorsi della Salernitana. Perché la vicenda ricalca perfettamente il precedente di Juventus-Napoli dello scorso anno: il Napoli fece ricorso contro la sconfitta a tavolino e vinse.
Ma la situazione adesso è più aggrovigliata. L’Udinese, per esempio, ha in ballo un altro ricorso: il suo, presentato per ottenere la ripetizione della partita contro l’Atalanta, terminata nell’onta di un 2-6. Con motivazioni aderenti quelle della Salernitana a dicembre, quando gli fu impedito di recarsi in Friuli e giocare. All’Udinese l’Asl aveva fatto divieto di allenarsi per una settimana, prima che poi si ritrovasse a giocare una partita assurda, senza preparazione e con 8-9 positivi al Covid fuori squadra.
Ma non è finita: perché l’Udinese veste i “panni” della Salernitana per la trasferta di Firenze, bloccata all’Epifania. Per quella partita non disputata (come per Atalanta-Torino e Salernitana-Venezia) il Giudice Sportivo si pronuncerà domani.
E’ paradossale adesso che il Giudice Sportivo dia partita vinta all’Udinese, che nel frattempo combatte sull’altra barricata. Marino, che dopo l’Atalanta parlò di “squadra mandata al martirio”, ora per coerenza dovrebbe fare ricorso contro il successo a tavolino: “No, ce la giochiamo sul campo”.
La Salernitana, lo ricordiamo, si trova ancora in Serie A per una sorta di miracolo: l’acquirente che la salvò dall’estromissione dalla Serie A spuntò alla mezzanotte di Capodanno.
