A TMW Radio: «Mourinho? Non si può pensare che valorizzi i giocatori, li vuole già fatti, come Oliveira. Vlahovic? Mi ricorda Batistuta»

L’ex difensore Giuseppe Bergomi, oggi commentatore tv per Sky, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Tuttomercatoweb.com sul campionato.
“I numeri dicono che l’Inter è favorita ma per me è ancora tutto aperto con Milan e Napoli, e in più non terrei fuori neanche la Juventus. Stanno facendo quella che io chiamo una rimonta silenziosa”.
Insostituibile, nell’Inter, è Brozovic.
“Insostituibile. Non c’è un altro nella rosa che faccia come lui, oltre alle qualità tecniche ha quelle fisiche, corre tantissimo. Anche se marcato a uomo riesce a venire sempre fuori: l’Inter non deve farselo scappare e rinnovare al più presto”.
Su Inzaghi:
“Sta facendo un grandissimo lavoro, ha sorpreso anche me. Sono sincero. Merito di una grande base, sicuro, ma lui ha dovuto giocare diversamente da Conte: li lascia più liberi. La cosa che balza più all’occhio sono i braccetti di difesa, Bastoni lo trovi dappertutto così come le mezzali. Inzaghi è bravo ed empatico, ha carattere anche se è diverso da Conte”.
Sulla Juve:
“Allegri gli ha dato stabilità difensiva, ultimamente non hanno più subito gol e preso sicurezze. La palla viaggia piuttosto lenta e davanti fatica a segnare ma continuano a far punti e ad accorciare. Quando hai la Juventus dietro fa sempre paura”.
Sulle possibilità del Milan di continuare a lottare per lo scudetto:
“Nelle prossime due partite si gioca tanto. Se dopo aver giocato il derby e il Napoli, l’Inter fosse ancora davanti, a quel punto sarebbe già un po’ in discesa. Però il Milan è ancora in corsa, così come il Napoli. Al completo è forte”.
Sulla scelta di Insigne di andare in Canada.
“Vedere questi ragazzi legati alla maglia che poi vanno via… Sarà che vengo da un calcio polveroso e ho giocato per una maglia sola e faccio scelte di cuore”.
Insigne si è sentito magari poco voluto?
“Certo, sono situazioni differenti. Però ricordo che Pellegrini, dai trenta anni in poi, ci faceva contratti un anno alla volta. E nella mia testa accantonavo qualsiasi offerta”.
Su Mourinho:
“Fuori dal campo si comporta sempre alla stessa maniera, ma con qualche sfumatura. Sul campo pure, non si può pensare che sia lui a valorizzarti i giocatori: li vuole già fatti, vedi Oliveira. Se poi mi chiedi: avrebbero potuto fare di più a Roma? Sì. Ma non sono più forti delle cinque che stanno davanti. C’è solo la Fiorentina a minare alcune certezze, tra cui le mie. Veder giocare loro, Torino e Verona ti dà una sensazione di freschezza”.
Su Vlahovic:
“Mi ricorda Batistuta. Quando giocavamo contro di lui pensavo: ‘Questo ce la scaraventa dentro’. Lo rivedo, con quella forza fisica e quel bel calcio. Poi c’è Gori, sta con mia figlia, che quando lo chiamavo mi raccontava di quanto fosse forte questo ragazzo”.