Sul Corsport: Spalletti ha chiuso con in campo gli amabili resti: Malcuit, Rrahmani, Juan Jesus, Ghoulam. Senza tanti titolari è stato uno spettacolo minore

Il Napoli ha vinto a Milano. Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, fa notare con quali uomini Spalletti ha chiuso la partita:
un Napoli al quale il Var (fuorigioco attivo di Giroud, ci risiamo) aveva appena restituito la vittoria a San Siro stava chiudendo con Malcuit a destra, Rrahmani (il migliore in campo) e Juan Jesus in mezzo e Ghoulam in appoggio a Di Lorenzo. Gli amabili resti. Il Napoli meno probabile dell’anno, un’invenzione del destino cinico e baro che ha saputo interpretare l’unica partita possibile: difesa a oltranza, con il finale alla bella marinara, e contropiede.
Non abbiamo visto il Milan-Napoli presente in cartellone da agosto, ma un’altra cosa. Quando vengono a mancare nella stessa occasione per infortunio o per altre ragioni – cinque titolari per squadra, quasi tutti attori protagonisti (e non venitemi a parlare di compagnie allargate e di equivalenze tecniche) si assiste a uno spettacolo minore nel quale l’organizzazione e la qualità lasciano obbligatoriamente spazio alle buone intenzioni, alle urgenze di classifica e alla paura; una recita che insegna come per superare gli ostacoli la fantasia aiuti molto.