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Spalletti: «Non abbiamo saputo esprimere qualità, abbiamo avuto poca lucidità nelle scelte»

A Dazn: «Dipende anche dal fatto che in questo momento molti stringono i denti, ci vorrebbe l’espisodio a favore e invece va in modo opposto»

Spalletti: «Non abbiamo saputo esprimere qualità, abbiamo avuto poca lucidità nelle scelte»
Db Milano 21/11/2021 - campionato di calcio serie A / Inter-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Luciano Spalletti

Al termine di Napoli-Empoli 0-1, ai microfoni di Dazn l’allenatore del Napoli, Luciano Spalletti.

«Non abbiamo saputo esprimere qualità quando c’era da far male e da incidere, quando li abbiamo chiusi nell’area di rigore, abbiamo avuto poca lucidità nelle scelte, anche perché in questo momento molti stringono i denti e ci vorrebbe l’episodio che gira a favore e invece continua ad andare nella direzione opposta, come per Zielinski, che sono stato costretto a cambiare dopo 10 minuti perché gli è iniziato a far male il petto e non ho provato a tenerlo ancora in campo perché avevo il dubbio potesse succedere qualcosa. Nelle due tattiche della partita, sia noi che l’Empoli, dovevamo essere più bravi a girare la palla e a portarla a nostro favore, invece non siamo riusciti bene a chiudere l’Empoli e a farle perdere riferimenti. Nel durare fatica sono venute fuori le difficoltà del momento, siamo stati costretti a spendere energie e abbiamo perso lucidità».

«Elmas ha una grossa botta sulla tibia, abbastanza evidente e gli è andato dritto col tacchetto sulle gambe dopo che ha rinviato palla. Ho già dato in fatto di squalifiche, non ho da dir niente. Lui ora è da recuperare, bisogna vedere se sarà sottoposto ad accertamenti, ma mi è sembrato abbastanza fiducioso».

«Il contatto? Non so neanche bene come sia la regola, però, respinta, resta lì in mezzo, il difensore lo anticipa un secondo, ma finisce lì, gli resta il piede dritto, cerca di levarlo, vorrei andare oltre su quello che può essere l’atteggiamento della squadra e non soffermarmi su un episodio».

Ti mancano più i giocatori, i risultati o la fortuna?

«Tutto collegato. Insigne gli chiedi di giocare ma non aveva tutti quei minuti addosso. I giocatori tornati dal Covid non hanno una grandissima condizione, bisognava essere bravi a girare palla e a non farla diventare una partita dispendiosa dal punto di vista delle energie, la via di uscita era quella, metterla sotto un piano tecnico dove si subisce qualche ripartenza, ma poi la gran parte della partita la gestisci, invece nel primo tempo abbiamo sofferto, nel secondo è andato meglio, ma sono mancate le zampate qualitative nell’area di rigore».

Per domenica, contro il Milan, è più una preoccupazione o un’opportunità?

«Una grande opportunità, bisogna mettere a posto delle cose e abbiamo una settimana intera a disposizione per allenarci e mettere roba nel motore dei calciatori rientrati, che abbiamo comunque portato in panchina, altrimenti non riesci mai a metterci dentro condizione».

Su Zielinski:

«Ancora non abbiamo un chiaro quadro della situazione, perché gliel’hanno chiesto di provare a rompere il fiato ma lui era impaurito dal dolore al petto e abbiamo deciso di sostituirlo per togliere qualsiasi dubbio che potesse essere qualcosa di differente».

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