Al CorSera: «Il sistema calcio è sbagliato, le regole non vengono rispettate. Quando chiedevo le carte sulla Juve, mi arrivavano quelle su Bari, Foggia, Palermo»
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L’ex capo della Procura Figc, Giuseppe Pecoraro, commenta l’inchiesta sulle plusvalenze Juventus in un’intervista pubblicata oggi sul Corriere della Sera. Non è sorpreso da quanto sta accadendo.
«Il sistema calcio è sbagliato, lo dico da sempre. È un fatto culturale, la Juve ce l’ha nel Dna: interessa solo vincere. Ma per riuscirci in Europa servono risorse infinite, perché competi con colossi che si arricchiscono con il petrolio e il gas e non con il lavoro degli uomini, come la famiglia Agnelli. Per tenere il passo di Psg, City e Chelsea si ricorre alle plusvalenze. E diventa un problema di regole. Non vengono rispettate: manca il controllo di bilanci, fideiussioni, tutto. Ci sono grandi società che trovano club complici e fanno le plusvalenze».
Pecoraro ha più volte denunciato il sistema delle plusvalenze, ma si è scontrato sempre con la stessa tesi del Tribunale.
«Il Tribunale mi respingeva sempre. Dicevano che non potevo essere io a stabilire il reale costo di un giocatore».
Pecoraro si è dimesso dalla sua carica.
«Io sono per un calcio equo, giusto, che dia a tutti le stesse possibilità. Invece questo non accade. Quando chiedevo le carte sulla Juve, mi arrivavano quelle su Bari, Foggia, Palermo. Ci sono società sulle quali è difficile muoversi: Juve, Inter, Milan, Roma. Ma così non siamo tutti sullo stesso piano».
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