«Quando la gente si mette a disposizione e fa vedere delle qualità, sono disponibili al confronto e all’allenamento in modo serio, si gioca come stasera»

Il tecnico del Napoli, Luciano Spalletti, ha parlato in conferenza stampa dopo la sconfitta riportata a San Siro contro il Milan
«Se voi foste a contatto con i calciatori e li vedeste tutti i giorni sarebbe più facile parlare. Quando la gente si mette a disposizione e fa vedere delle qualità, sono disponibili al confronto e all’allenamento in modo serio per vincere le partite… il messaggio che mandano ogni giorno è questo qui. Quando c’è questa roba qui nella testa dei giocatori, anche nel momento di difficoltà, è facile trovare la reazione perché non abbassano il livello di professionalità delle loro caratteristiche. Complimenti ai ragazzi, si tenta di prendere il buono da ogni cosa: stasera l’hanno messo in pratica, stasera hanno giocato con carattere e facendo vedere di essere una squadra che sa giocare in condizioni difficili. Quando ti mettono in condizione di fare fase difensiva uno contro uno con palle alte, è lì che esce fuori il carattere che dà forza alle caratteristiche tecniche. Oggi abbiamo fatto bene tranne in un quarto d’ora del primo tempo. Abbiamo pressato, disturbato la loro gestione di palla, sporcato le loro trame di gioco. Nel secondo tempo meglio sotto l’aspetto della gestione della palla, nello sviluppo dell’azione fino al limite dell’area. Non abbiamo avuto vantaggi in un paio di occasioni create, Petagna è stato fondamentale fino a quel punto lì: quando ti pressano forte, devi giocare addosso agli attaccanti e hai bisogno di uno fisico che faccia salire la squadra. L’ho tolto perché un po’ affaticato, già due volte aveva accusato crampi. Pensavo di mettere a posto la partita con i tre piccoletti, di gestirla con la loro velocità perché il Milan aveva perso equilibrio. Non abbiamo organizzato due controffensive giuste con la qualità che avevamo ed il Milan ci ha chiuso dietro e siamo stati costretti a difenderci sulle loro pallate in area di rigore. Ghoulam ci ha dato una mano per dare seguito a due palle buttate, non si riuscivano a tenere i palloni davanti. Petagna è stato determinante per quella che è la sua caratteristica, dentro l’elogio a tutti i calciatori per la partita disputata»
I quattro punti dall’Inter mi bruciano?
«Dobbiamo pensare a vincere le partite come facevamo tempo fa, senza guardare ciò che fanno gli altri. Il campionato è ancora lunghissimo, c’è tanta strada da fare e c’è questo mostro invisibile della Coppa d’Africa che fa scomparire i giocatori dallo spogliatoio: noi ne abbiamo quattro, più di tutti, di livello fondamentale per quella che è la nostra squadra. Se però le risposte sono quelle di questo periodo qui, diventa tutto più facile: tutti si mettono a disposizione, incitano i compagni anche quando non giocano, i nostri tifosi dopo due partite perse vengono allo stadio quando usciamo e spendono un sabato pomeriggio per venire ad applaudirci nel mentre il pullman gli passa davanti. Sono tutti segnali molto importanti che determinano un importante futuro.
Cosa ha regalato questa vittoria?
«Ha dato il premio a questi ragazzi di aver rimesso le cose a posto in una partita
additata da tutti come piena di difficoltà. E invece l’hanno tradotta in una occasione, grandissima, dove hanno portato a casa dei punti che mettono a posto tante cose. Quelli lasciati dietro non si possono più riprendere»