Il CorMez riporta le dichiarazioni spontanee rese agli agenti, che lo hanno individuato grazie ai filmati delle telecamere di sorveglianza

«Non sapevo di avere rapinato Adam Ounas: l’ho saputo il giorno dopo dai giornali».
Parola di C. D.P., 44 anni, l’uomo fermato dalla polizia per la rapina all’attaccante del Napoli di sabato scorso. Lo riporta il Corriere del Mezzogiorno. L’uomo, già condannato per rapina, era affidato in prova ai servizi sociali. Ha reso alcune dichiarazioni spontanee agli agenti. Ha raccontato di aver notato la Lamborghini a bordo della quale viaggiava Ounas sulla Tangenziale e di averla seguita fino a Posillipo. Arrivato davanti alla casa dell’attaccante, ha messo il suo scooter davanti alla cellula del cancello elettrico per evitare che si chiudesse, e, con una pistola giocattolo e il viso coperto da un casco integrale, ha derubato Ounas.
L’uomo è stato riconosciuto grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza installate nella zona di Posillipo.
Il quotidiano scrive:
“A detta del fermato, dunque, la rapina è avvenuta in maniera del tutto casuale e non c’era alcun intento di colpire un calciatore; ha spiegato di avere pensato che quell’uomo, dal momento che viaggiava su un’auto tanto lussuosa, potesse avere con sé oggetti di valore da rivendere per guadagnare una buona somma di denaro. La refurtiva, infatti, non è stata recuperata”.