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Crosetti: Insigne e Dybala, due carriere incompiute. Hanno scoperto che si può fare a meno di loro 

Su Repubblica. Insigne, che non ha mai incarnato Napoli, potrebbe andare in pensione a trent’anni, “c’è di peggio ma anche di meglio”

Crosetti: Insigne e Dybala, due carriere incompiute. Hanno scoperto che si può fare a meno di loro 
during the Italian Serie A football match SSC Napoli vs Fc Juventus.

Bravi, bravissimi, praticamente superflui. Forti, fortissimi ma costosi, dunque sacrificabili. Il 10 non è più una cifra tonda ma un riporto, una sottrazione, non torna più, semmai va: 10 meno meno”.

Lo scrive, su Repubblica, Maurizio Crosetti, parlando di Paulo Dybala e Lorenzo Insigne, entrambi alle prese con le spinose questioni legate al rinnovo dei loro contratti.

“Dieci meno dieci uguale zero, anzi due, quei due lì”.

Sono i tipici calciatori che Gianni Mura definiva panda, “per il forte rischio di estinzione e per la difficile collocazione in equilibrio tra moduli e finanze”.

Il classico panda di Mura era Zola, che ad un certo punto fu costretto ad andar via dall’Italia, ma andò a Londra, non nel “remotissimo Canada” che tenta Insigne

“con un contratto irrinunciabile, a costo di rinunciare a sé stesso: in pensione a trent’anni, c’è di peggio ma anche di meglio”.

Crosetti scrive:

“I due 10 meno meno hanno scoperto che si può fare a meno di loro. In fondo, la Juve ha ripreso a vincere senza Dybala, seppur giocando piuttosto male e non tirando quasi mai in porta (anche il centravanti titolare Morata è in scadenza di contratto). E il Napoli prescinde ora dal suo simbolo, così in difficoltà nell’essere amato dagli allenatori, tutti con lo stesso problema: dove mettere Lorenzo, come usarlo?”.

Ancora sul capitano del Napoli:

Insigne, napoletano che però non ha mai incarnato Napoli, la città che a un certo punto adottò Dries Mertens trasformandolo in Ciro, un figlio putativo in assenza di quell’altro, perso in chissà quali ombre”.

Nel loro vagare per il campo e nel labirinto di carriere incompiute perché incomplete, Paulo e Lorenzo si sono già spostati parecchio: seconde punte, rifinitori, esterni di fascia. Tra infortuni e attese hanno cominciato a segnare meno, forse perché entrambi sono soprattutto attaccanti di raccordo, solo davanti alla porta si divertono. È il triste destino del panda, anche un po’ gambero nel camminare all’indietro o nello spostarsi di lato”.

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