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Spalletti: «Fare fallo nella metà campo avversaria è una nuova tecnica»

In conferenza: «Ci stavano uno due minuti di recupero in più, la battaglia sul tempo effettivo la portiamo avanti da tanto tempo»

Spalletti: «Fare fallo nella metà campo avversaria è una nuova tecnica»
Napoli 07/11//2021 - campionato di calcio serie A / Napoli-Hellas Verona / foto Insidefoto/Image Sport nella foto: Luciano Spalletti

Il tecnico del Napoli, Luciano Spalletti, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa termine della sfida contro l’Hellas Verona

«Il punto ci può stare, ma credo che il Napoli abbia fatto quasi il massimo. Potevamo fare qualcosina di più, ma sapevamo che contro questo Verona per noi sarebbe stato difficile. Magari non dovevamo allungarci così tanto come squadra, consentendo loro di giocare il calcio che vogliono. Credo che abbiamo fatto una buona partita, magari potevamo essere più fortunati»

Quanto ha inciso la fatica dell’impegno europeo?

«Quando sei a due giorni di distanza ti porti dietro qualche tossina, anche se avevamo il 50% di squadra nuova. Non andiamo a trovare alibi, perché possiamo vincere ugualmente le partite»

Sulla direzione arbitrale

«È tutto normale, un po’ di nervosismo. Fare fallo nella metà campo avversaria è una nuova tecnica, non è un’azione che possiamo valutare importante perché viene fatta fuori dalla nostra area. Però se si continua a scorrere allora diventa un’azione importante, ma di questi atteggiamenti qui ce ne sono tanti e bisogna mettersi al passo con i tempi. Dobbiamo impararla anche noi questa tecnica»

Sull’arbitraggio

«Dico che mi sembra che con 5 ammoniti e 2 espulsi sia stata una partita che avrebbe potuto avere 1-2 minuti in più di recupero. La cosa del tempo effettivo è una battaglia che si porta dietro da tanto tempo. Noi dobbiamo pensare a dare il massimo, cosa che stasera non abbiamo fatto»

Rigore Osimhen?

«Il quarto uomo mi ha detto che lo hanno guardato e che non è penalty. Io lo devo rivedere, ma non voglio appellarmi a delle situazioni. Faccio un discorso generale, perché nelle giocate individuali i giocatori possono metterci o meno qualcosa in più»

Un piccolo bilancio di questi mesi

«Noi vogliamo vincerle tutte le partite, conta l’istinto che hai ogni volta che vedi l’avversario e la partita. A fare la differenza sono le sensazioni che hai e la voglia che ti determina una partita. Non c’è una mentalità generale, la gara di deve determinare di volerla vincere sempre. In fondo vedremo quante saremo riusciti a vincerne…»

Non sarebbe stato meglio vedere Demme al posto di Zielinski? 

«Può darsi, ma poi il trequartista chi l’avrebbe fatto? Metterci mano adesso, dopo che abbiamo vinto dieci partite giocando così… Mi sembra un pochino azzardato dire che sarebbe stato la soluzione»

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