Ieri se ne è parlato in una riunione interna a Tim. Oggi la tcl paga 350 milioni a Dazn, ma non ritiene che il servizio li valga
Milano Finanza scrive della possibilità che Tim chieda a Dazn uno sconto rispetto a quanto pattuito per il contratto sui diritti tv Serie A. Ieri si sono riuniti il Comitato nomine, il Comitato rischi e il collegio sindacale di Tim e sul tavolo è finito il contratto con Dazn. L’accordo prevedeva che Tim pagasse 350 milioni a Dazn per poter inserire la app e i relativi diritti sulle partite di Serie A su Tim Vision.
“Oggi l’azienda tcl non ritiene che il servizio per cui paga, offerto da Dazn, valga la cifra pattuita e salvo sorprese chiederà una revisione del contratto, banalmente chiedendo di abbassare la cifra pattuita fino a che alcuni problemi non saranno risolti. Di quali problemi si tratta: qualità tecnica e tutela dei diritti”.
La qualità tecnica riguarda i problemi riscontrati nello streaming soprattutto nelle prime giornate di campionato
“problemi che, già settimane fa assicuravano in Telecom Italia, non sono dipesi dall’infrastruttura tecnologica messa a disposizione dalla società tlc, che anzi in alcuni casi avrebbe provveduto a mettere la cosiddetta pezza”.
Poi c’è la questione concurrency, cioè la doppia utenza. Dazn ha prima dichiarato che l’avrebbe eliminata, poi ha fatto mancia indietro.
“Una serie di circostanze che secondo Tim potrebbero portare a una revisione del corrispettivo, quantomeno fino a che questi problemi non saranno risolti”.
