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Intercettazioni inchiesta Juventus: “la merda che sta sotto non si può dire”

Le carte della Procura: Paratici era l’architetto, Agnelli sapeva, stipendi scriteriati, Juventus macchina ingolfata, le operazioni con gli under 19

Intercettazioni inchiesta Juventus: “la merda che sta sotto non si può dire”
Db Torino 02/11/2019 - campionato di calcio serie A / Torino-Juventus / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Andrea Agnelli-Pavel Nedved-Fabio Paratici

Intercettazioni inchiesta Juventus. La mala gestio della Juventus nelle carte della Procura della Repubblica di Torino. Intercettazioni, plusvalenze, il ruolo di Paratici, Agnelli che sapeva. Dodici pagine della Procura che sono l’atto d’accusa nei confronti della Juventus.

La frase clou è “la merda che sta sotto non si può dire”.

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