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Il Corriere Bergamo: «gli ultrà non cambiano mai e Bergamo si gira quasi sempre dall’altra parte»

«L’Atalanta è diventata grande sul campo, resistono le figuracce di chi vuole restare piccolo. Non è vero che non succedeva da tempo. Solo il club prende le distanze»

Il Corriere Bergamo: «gli ultrà non cambiano mai e Bergamo si gira quasi sempre dall’altra parte»
Db Verona 21/10/2018 - campionato di calcio serie A / Chievo Verona-Atalanta / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: tifosi Atalanta

I ripetuti episodi di violenza e inciviltà non hanno lasciato indifferente Bergamo. Il Corriere di Bergamo ha pubblicato oggi in prima pagina un editoriale netto, di condanna. Come purtroppo non se ne leggono più da tempo.

È cambiato il mondo, l’Italia sa vincere i 100 metri piani alle Olimpiadi, l’Atalanta più forte di sempre è sulla piazza ormai da qualche anno ma loro, gli ultrà, restano uguali a sé stessi, e anche stasera, viste le premesse, faranno lavorare trecento poliziotti per ragioni di prevenzione e sicurezza. Ai figuroni di una piccola diventata grande sul campo, continuano a corrispondere le figuracce da hooligans di chi piccolo vuole restare in nome di chissà cosa, non è mai troppo chiaro. E non si dica «era da tempo che non succedeva», perché anche il cammino europeo dell’Atalanta è stato accompagnato, purtroppo, da un certo teppismo: scontro con i tedeschi del Borussia Dortmund a Reggio Emilia, pestaggio in un bar di Liverpool e, l’altra sera, incursione in un noto pub del centro di Bergamo. Attorno resta un ambiente che, a parte le prese di distanza della società, troppo spesso invece di condannare si gira dall’altra parte, che arrivi il Manchester o la Salernitana.

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