Dotto: Insigne il più evanescente del tridente di Mancini, il suo Big Day deve ancora arrivare
Sul CorSport. Avrebbe dovuto essere la sua serata. È sempre a un passo dall'essere amato da tifosi e presidenti e mai capace di colmare quel passo

Mg Milano 06/10/2021 - Uefa Nations League / Italia-Spagna / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Lorenzo Insigne
Sul Corriere dello Sport Giancarlo Dotto commenta il pareggio dell’Italia contro l’Irlanda del Nord e il mancato passaggio diretto alla qualificazione per i Mondiali, con un focus su Lorenzo Insigne, che Mancini ha scelto come falso nueve, al centro del tridente.
“Tridente più evanescente che leggero e lui, Insigne, il più evanescente di tutti”.
All’Irlanda l’Italia non ha fatto neanche il solletico e il pareggio ci sta pure largo.
Avrebbe dovuto essere la serata di Insigne.
“Lorenzo il Piccolo, mai come questa sera, avrebbe dovuto lui più di ogni altro essere la star della serata”.
Si sarebbe preso la rivincita per quando Ventura lo tenne in panchina nella partita decisiva contro la Svezia, preferendogli Gabbiadini mentre la panchina azzurra insorgeva.
“Quella di ieri sera doveva essere, e non è stata, la partita che chiudeva il cerchio. Destino crudele per il ragazzo marcato fino ai 30 anni dal sospetto del ‘giocatore incompiuto’, talento lampante ma intermittente”.
Ieri sera avrebbe dovuto essere anche l’occasione per
“scansare altri cattivi pensieri i suoi a Napoli, torturato dall’idea di un presidente che non lo ama, per usare un eufemismo. Insomma, Lorenzo, sempre a un passo dall’essere amato, dai tifosi, dagli allenatori (Zeman l’unico che lo ha veramente amato), dai presidenti e mai capace di colmare quel passo”.
Nella gara per i playoff dovrà mostrare qualcosa in più.
“A pensarla da insanabili ottimisti e favolisti possiamo dire che il Big Day di Lorenzo deve ancora arrivare. Il giorno in cui, giocando titolare per Mancio, stenderà gli svedesi nella partita che conta”.