ilNapolista

Petagna è stato un po’ come Dazn. Mario Rui invece come la Rai

Napoli-Spartak in pillole. Dopo l’espulsione, ho ricevuto otto messaggi contro De Laurentiis. L’arbitro ha ammonito pure il cane della signora del secondo piano

Petagna è stato un po’ come Dazn. Mario Rui invece come la Rai

Il mio Napoli – Spartak Mosca 2-3

  • Avrei voluto leggere le formazioni, ma non è stato possibile. 11 secondi e 33 centesimi sono basatati a malapena per leggere il nome del portiere russo: Aleksander Maksimeeenko come il Massimiliano di Troisi.
  • Dopo l’urlo, con calma, ho letto il resto: Meret, Manolas, Elmas a centrocampo e Ciccio Petagna in attacco.
  • Ciccio ha avuto qualche occasione che, se fosse capitata a un Victor, l’avremmo definita limpida.
  • Ciccio oggi ha fatto un po’ come Dazn: appare, scompare, rallenta, si blocca, riparte, si ferma, gira a vuoto, ti fa incazzare e non sai mai se arriverà alla fine della partita.
  • Chi di certo non è arrivato alla fine è Mario Rui. Che invece ha fatto un po’ come la Rai: qualsiasi cacata è compresa nel prezzo. E stavolta il prezzo è stato altissimo.
  • È entrato in scivolata portandosi negli spogliatoi la caviglia di Moses e un varietà di bestemmie degne del miglior Soviero. Mario Rai, di tutto, di più.
  • Il Var ha poi aggiustato la decisione dell’arbitro che aveva mostrato solo il giallo: bollino rosso e fine delle trasmissioni.
  • L’espulsione di Mario che, diciamolo, nelle precedenti partite era stato impeccabile e poco incline al raptus omicida che tanto lo ha caratterizzato negli anni, ha di fatto aperto una discussione che, se non ci fosse stata la sconfitta, avrebbe rubato l’intera scena: Presideeeee, ‘o terzin sinistro!
  • Dopo il rosso, mi sono giunti 8 sms di 8 amici/tifosi diversi che riassumo in un’unica sobria frase: non ha voluto prendere Emerson Palmieri, chill’ommeme**, biiip, all’animechitemu***, biiip, porca putt*** (che sempre sia lodata).
  • A fine partita, Spalletti, senza volerlo, ha anche menato una tanica di benzina sul fuoco e sull’argomento: abbiamo Ghoulam che sta fuori ed è fortissimo. Ora dobbiamo solo vedere come torna nella partita reale.
  • La partita reale?? Un modo elegante per dire che è fortissimo alla play station.
  • Ghoulam oggi è un po’ come Sky: non ha diritti nemmeno per i falli laterali.
  • In 10 abbiamo sofferto. Anche se Zielinski ha avuto la palla buona per raddoppiare: dal dischetto al Pallonetto (di Santa Chiara) è stato un attimo.
  • Intanto l’arbitro ha iniziato la saga o la sagra dell’ammonizione: calci due e ne prendi tre.
  • Sul finire, il dispensatore di gialli si è inventato un rigore per i russi: fallo del piede di Politano che si è lasciato ciaccare dai bulloni dell’avversario.
  • Per fortuna il Var stavolta è intervenuto in nostra difesa, ristabilendo la realtà dei fatti. Fatti che hanno provocato una bella rissetta con un paio di immancabili ammoniti.
  • Rissetta che ci ha anche fatto capire che Mario Rai questa partita comunque non l’avrebbe mai finita.
  • Nella ripresa, Spalletti ha cercato di ristabilire la parità numerica: dentro Zambo e fuori Zielinski.
  • E dentro Godimhen per Ciccio Dazn.
  • E invece non è andata come si sperava: Moses ha liquidato Politano sulla destra, proprio mentre Malcuit era lì lì per prendere sonno, ha rimesso la palla al centro e tiro facile e deviato di Promes. 1-1
  • Dopo il gol, un solo urlo: Presideeee, ‘o terzin sinistro!
  • Godimhen ha cercato di scuotere la squadra con un paio di sgroppate fulminanti. In una di queste, il Gerrard russo lo ha abbattuto beccandosi il 18esimo giallo della gara. Proteste di Kulì che voleva il rosso diretto. Risultato: 19esimo giallo della gara.
  • Il 20esimo (con bestemmia) lo ha preso la mamma del Minao che, sempre sia lodata, aprendo all’improvviso la porta, ha interrotto la nostra concentrazione dicendo: Antò (il Minao n.d.r) che t’vuò magnà?
  • Gioco fermo per la richiesta di pasta e patane e per le cure del caso a Victor e si è intravisto Spalletti confabulare con Malcuit. Pare che abbia approfittato per spiegargli che si dorme dopo le 23 e non prima.
  • Mentre pensavamo di prepararci ad un finale arrembante, dopo un altro paio di gialli, è arrivata la doccia fredda: azione in verticale sulla sinistra, passaggio al centro e gol in scioltezza di Ignatov. 1-2
  • Un minuto dopo, Gerrard ha bissato su Godimhen ed è nata una filastrocca: pel di carota, di karate una mossa che affossa, commise. Stavolta né rissa, né ressa, ma rosso al russo. Quel rosso ha commosso.
  • Mentre pensavamo di stare per vivere un finale scoppiettante, dopo un altro paio di gialli, è arrivata la doccia ghiacciata. Ascriverei a Kulì questo gol: rinvio a caz sui piedi dell’avversario, uscita a caz sul portatore di palla e gol del caz più facile dei precedenti, sempre di Promes. 1-3
  • Intanto l’arbitro ammoniva per schiamazzi il cane della signora del secondo piano, che sempre sia lodata.
  • Sul finire, in pieno recupero, Di Lorenzo è riuscito a districarsi in area e ha servito a Godimhen un pallone da spingere in rete che ha riacceso la fiammella dell’illusione. Che purtroppo tale è rimasta.
  • Se avessi dovuto scegliere, sotto tortura, il momento della prima debacle, probabilmente avrei optato per una partita del genere. Perché si può tranquillamente rimediare. Sconfitta cocente, ma che non lasci strascichi.
  • Dopo il triplice fischio, in pieno raptus alla Mario Rai, non sapendo più a chi ammonire, l’arbitro ha mostrato il giallo a Spalletti, a Decibel Bellini, a Minotti in telecronaca e soprattutto a quella santa donna di sua madre. Che sempre sia lodata…
  • Forza Napoli Sempre
  • Presideeeee, ‘o terzin sinistro!
ilnapolista © riproduzione riservata