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Nemmeno a Oslo il furto di una Panda è una notizia. A Napoli diventa un caso

Nella città descritta come gomorrosa (ed è vero peraltro, la camorra imperversa) viene considerato un caso il banale furto dell’auto di Spalletti

Nemmeno a Oslo il furto di una Panda è una notizia. A Napoli diventa un caso

Siamo sgomenti e interdetti. In qualche modo anche destabilizzati. Abbiamo sempre immaginato che nell’immaginario mediatico Napoli fosse considerata una città pericolosa, viene tratteggiata come una sorta di Calì in preda alla guerra dei narcos. Nella realtà è una città dove imperano la camorra e la microcriminalità. Gli altarini ai giovani boss uccisi in tenera età non sono una invenzione mediatica. Gomorra è un marchio che contraddistingue la città.

Ecco, in un simile scenario, Napoli viene improvvisamente equiparata a Oslo. Anzi siamo oltre Oslo. Improvvisamente a Napoli il furto di una Fiat Panda – quella di Spalletti – diventa una notizia addirittura da prima pagina. Non è stato rapinato, il tecnico del Napoli. Ha parcheggiato l’auto all’esterno dall’albergo – al Corso Vittorio Emanuele – e non l’ha più ritrovata. Scena capitata al 70% delle famiglie napoletane. Perché mai il furto della Panda di Spalletti è una notizia così importante? Qualcuno risponderà perché nelle stesse ore è stata addirittura rubata una Fiat 500 della moglie di Demme. Ah il vecchio fratello di Parascandolo che ritorna sempre.

Pare, non confermata, la notizia che alla automobile di Insigne abbiano rubato lo specchietto. A questo punto ci sembra necessario l’intervento della Digos.

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