Libero: il calcio negli ultimi due anni è cambiato, ma Allegri è tornato come se non fosse così
Ha riportato la sua antica idea di gioco, come se la Juve fosse quella vincente che aveva lasciato, non reduce da un quarto posto all’ultima giornata

Db Torino 28/01/2021 - campionato di calcio serie A / Juventus-Empoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Massimiliano Allegri
“La Juventus non c’è perché è un controsenso. Punta sui giocatori quando questi non sono più all’apice della carriera o semplicemente non sono all’altezza della Juve. Servirebbe un’idea di gioco, sarebbe un obiettivo quotidiano, ma non se ne vede l’ombra”.
Lo scrive Claudio Savelli su Libero. Un’idea di gioco
“l’aveva portata Sarri, che è stato mandato via. È stato assurdo pensare che potesse offrirla Pirlo, allenatore senza curriculum. Così, anziché scegliere un tecnico di progetto, è stato richiamato Max Allegri per riportare a galla la qualità. Un nuovo errore perché sottintende una sopravvalutazione della rosa, errore commesso anche dallo stesso Allegri“.
Se fosse un allenatore con meno credito, per lui si parlerebbe come minimo di esonero, scrive Savelli. Ed essere messo in discussione “farebbe bene anche a lui“.
“Il calcio negli ultimi due anni è cambiato ma Allegri è tornato come se non fosse così. E come se la Juve fosse quella vincente che aveva lasciato, non reduce da un quarto posto all’ultima giornata. Serve di più, serve altro: una ricostruzione, non una gestione. Max ha invece riportato la sua idea antica di un gioco basato sulla connessione tra i giocatori, l’ideale per squadre all’apice quale non è più questa Juve”.
“Qualcuno deve dire a questa Juve che non è più da scudetto. Toccherebbe in teoria ad Allegri, ma è ormai doveroso che lo dica il presidente Agnelli, proclamando nuovi e più onesti obiettivi”.