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Il Brasile ha calato il poker, quattro squadre su quattro nelle due finali continentali

In Copa Libertadores, il 27 novembre, si affronteranno il Flamengo e il Palmeiras. In Copa Sudamericana, invece, la finale del 20 novembre sarà tra il Red-Bull Bragantino e l’Athletico Paranaense

Il Brasile ha calato il poker, quattro squadre su quattro nelle due finali continentali
Il Brasile ha calato il poker. Come ipotizzato la volta scorsa il calcio brasiliano fa ein plein e centra l’impresa di portare quattro squadre su quattro nelle due finali continentali.
In Copa Libertadores per il secondo anno consecutivo (e per la quarta volta nella storia!) l’atto conclusivo della manifestazione vedrà contrapposte due compagini verdeoro e mentre lo scorso anno a contendere la Coppa al Palmeiras fu il Santos, quest’anno nella finale in programma il prossimo 27 novembre a Montevideo si affronteranno il Flamengo di Renato Gàucho Portaluppi (che ha superato in semifinale il Barcelona Sporting Club di Guayaquil vincendo sia all’andata che al ritorno per 2-0 con due doppiette di Bruno Henrique) e il Palmeiras del portoghese Abel Ferreira, giunti ambedue (squadra e tecnico) alla seconda finale consecutiva (la sesta in assoluto per quanto concerne i Verdão…) dopo aver avuto la meglio in semifinale sull’Atletico Mineiro, in virtù dello 0-0 a San Paolo dell’andata e del pareggio per 1-1 a Belo Horizonte, con reti di Vargas per i padroni di casa al settimo minuto della ripresa e successivo gol del pareggio (e della qualificazione!) realizzato da Dudù sedici minuti più tardi.
Una finale (che per il terzo anno consecutivo si terrà in gara secca e non più in un doppio confronto con gare di andata e ritorno come invece accaduto dal 1960 al 2018…), che decreterà, per la 21.esima volta (la terza di fila!), l’affermazione di una squadra brasiliana e che, per la prima volta dal 1960, vedrà contrapposte le ultime due vincitrici del trofeo, entrambe alla ricerca del loro terzo trionfo nella massima competizione sudamericana, il secondo consecutivo per il Palmeiras (oltre a quello vinto nel 1999), il secondo negli ultimi tre anni (dopo quello conquistato nel 1981) per i ragazzi di Renato; anche per tecnico rubronegro sarebbe il terzo titolo personale, il secondo da allenatore, dal momento che ha già vinto la Coppa sia da calciatore che da tecnico (ed entrambe le volte col Gremio).
In Copa Sudamericana, invece, la finale (che si disputerà, anch’essa a Montevideo, il 20 novembre) sarà tra il Red-Bull Bragantino, giunto alla sua prima finale internazionale dopo aver superato in semifinale i paraguaiani del Club Libertas di Asuncion (2-0 casalingo all’andata e 3-1 in trasferta al ritorno) e l’Athletico Paranaense, che in semifinale ha avuto la meglio sugli uruguaiani del Peñarol (battuti 2-1 all’andata a Montevideo e 2-0 in casa al ritorno); per i rossoneri di Curitiba si tratta della terza finale continentale, dopo quella del 2005 in Copa Libertadores (persa contro i connazionali del San Paolo) e quella di Copa Sudamericana del 2018 (vinta ai rigori contro i colombiani dell’Atletico Junior).
L’Athletico Paranaense ha, pertanto, la possibilità di vincere la Coppa per la seconda volta, per il Red-Bull Bragantino, invece, sarebbe il primo titolo in assoluto (ad eccezione dell’unico campionato paulista vinto nel 1990); un risultato non di poco conto se si considera che appena due stagioni fa la squadra di Bragança Paulista militava in Serie B. L’ennesimo successo sportivo del gruppo facente capo al noto colosso austriaco che, esattamente come fatto in Germania con il Lipsia, ha rilevato una squadra dalle categorie inferiori e, nel giro di pochi anni, l’ha condotta ai vertici.
Adesso, archiviate momentaneamente le Coppe (con le due finali continentali previste, come visto, per il 20 e il 27 novembre prossimo e le due semifinali di Copa do Brasil in programma per il 21 e il 28 ottobre…), il Brasileirão è atteso da un vero e proprio tour de force, tra turni infrasettimanali previsti praticamente sempre e i vari recuperi delle gare di campionato rinviate a causa degli impegni della Seleção, da incastonare in un calendario che non prevede mai soste. Tutto d’un fiato, senza fermarsi, fino al termine della stagione in corso, che si concluderà a dicembre con il prossimo Mondiale per Club (al quale prenderà sicuramente parte una tra Flamengo e Palmeiras) e le finali di Copa do Brasil, per poi riprendere immediatamente a gennaio la nuova stagione con la disputa della Supercoppa del Brasile e della Recopa Sudamericana, che in virtù dei risultati maturati in questa settimana, vedrà certamente contrapposte due squadre brasiliane (la vincitrice della Copa Libertadores contro quella della Copa Sudamericana): a volte saremmo proprio curiosi di vedere alcuni tecnici italiani, in particolar modo quelli che sono soliti lamentarsi sempre dei troppi impegni e del calendario a loro dire troppo fitto, misurarsi alla guida di una squadra brasiliana: se qui da noi sostengono che è da folli giocare così tante partite, in Brasile siamo certi che non resisterebbero manco un paio di settimane!
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