Dzeko: «Sarà tosta contro Chiellini, è uno dei migliori. Si attacca sempre addosso, anche troppo…»

Alla Gazzetta: «Inzaghi? È come un fratello maggiore. Ama il calcio offensivo. Quando l'ho visto ho subito pensato: “Con lui mi diverto”»

in serie a imperversa la paura

Mg Reggio Emilia 02/10/2021 - campionato di calcio serie A / Sassuolo-Inter / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: esultanza gol Edin Dzeko

La Gazzetta dello Sport intervista l’attaccante dell’Inter, Edin Dzeko.

«Io in campo non sono Dzeko. Io sono Edin, sono il bambino che ha cominciato a giocare perché non poteva fare a meno di correre sotto casa dietro a un pallone. Ecco, per me è ancora questo il calcio: impazzisco quando vedo una palla».

Domenica i campioni di Italia affronteranno la Juve. Per lui sarà un duello contro Chiellini.

«In quella posizione è uno dei migliori degli ultimi dieci anni, per la Juve è determinante. Con lui è pesante, è tosta. Si attacca addosso sempre, anche troppo… Contro Chiellini ho segnato il mio primo gol in Italia, ma tante volte mi ha lasciato a secco. Ecco, per domenica posso farne a meno: vorrei vincere anche senza far gol».

Sul Napoli, dal quale l’Inter è staccata 7 punti:

«Le hanno vinte tutte, bravi loro. Ma basta un niente, una scintilla per tornare lassù».

Dzeko commenta anche il caso della fascia da capitano alla Roma. Gli chiedono cosa gli sia rimasto dentro:

«Tante cose non mi sono piaciute, tante persone mi hanno deluso. Ma preferisco pensare ai sei anni bellissimi trascorsi lì».

Continua:

«Avrei voluto vincere qualcosa, soprattutto il secondo anno avevamo una squadra molto forte, ma poi è difficile riuscirci se ogni volta vendi i giocatori più importanti… Ora sono venuto all’Inter proprio per colmare questa lacuna, voglio dare il mio contributo per vincere. Farlo, però, non è mai facile: se l’Inter avesse mantenuto Conte, Lukaku e gli stessi dell’anno scorso, non sarebbe stata comunque scontata una nuova vittoria dello scudetto».

E su Inzaghi:

«Ama molto il gioco offensivo. E’ come un fratello maggiore, per noi, ma è pure molto sincero e diretto: dice sempre la verità, sia quando è piacevole sia quando non lo è. Ed è questo che ci aspettiamo, perché la verità fa sempre bene: se qualcuno non ti dice le cose come stanno non potrai mai migliorare».

In precedenza lo aveva incontrato come avversario al derby romano.

«Me lo aspettavo esattamente così. Anche nel modo di giocare perché mi aveva colpito la qualità della Lazio. Ho pensato subito: “Se qui giochiamo alla stessa maniera mi diverto parecchio”».

 

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