Sul New York Times “la fine del Genoa medievale di Preziosi”: «Un incapace»

"Non proprio quel che si dice un patron-modello. Ha trattato il club come un feudo, è stato anche riconosciuto colpevole di aver truccato partite"

preziosi

Db Milano 19/03/2018 - assemblea ordinaria Lega Calcio Serie A / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Enrico Preziosi

“Preziosi si è dimostrato un proprietario medievale, incapace di portare il club… beh, ovunque”.

La fine del Genoa di Preziosi finisce sul New York Times. Che ritrae in poche righe il patron (a quanto pare ex) in maniera avvilente. Tra l’altro il quotidiano americano resta sul condizionale, perché “conviene trattare con un pizzico di scetticismo le notizie secondo cui ha venduto la maggioranza del club a 777 Partners, società di investimento con sede a Miami: Preziosi non sarebbe, dopotutto, il primo proprietario italiano di vecchia scuola a cambiare idea”. Con riferimento in particolare a Berlusconi e Zamparini.

Comunque il giudizio su Preziosi è tranciante:

“Non è stato quello che chiameresti un proprietario modello. In quella che potremmo definire, per essere gentili, la sua amministrazione, il club ha reclutato e licenziato allenatori a ripetizione. È stato riconosciuto colpevole di partite truccate. Si è dimostrato profondamente incapace di portare il club, beh, ovunque.

“Per quanto la partenza di Preziosi per ora significhi che il campionato è solo un po’ meno colorato, solo un po’ meno caotico, è un segno che le cose stanno cambiando. Se questa è, infatti, la sua uscita dalla Serie A, fa parte di un netto spostamento dalle cose come erano prima, a, lentamente, gradualmente, verso come dovrebbero essere”.

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