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Quella marcatura anni Ottanta di Godin inutilmente aggrappato a Osimhen

L’azione del rigore è stata la certificazione della resa. L’uruguaiano è franato sulla finta del nigeriano che lo aveva portato a spasso da tre quarti campo

Quella marcatura anni Ottanta di Godin inutilmente aggrappato a Osimhen
Napoli 26/09/2021 - campionato di calcio serie A / Napoli-Cagliari / foto Insidefoto/Image Sport nella foto: esultanza gol Victor Osimhen

Ha fatto quasi tenerezza Diego Godin in quello che è stato il remake delle marcature anni Ottanta, col difensore che prova in tutti i modi di arginare l’attaccante avversario, ovviamente con le buone e soprattutto con le cattive. E in questo caso è costretto a soccombere. Perché Osimhen è un concentrato di energie e di esplosività, e riesca a anche a segnare davanti alla porta. Il che non guasta affatto. Mazzarri ci ha provato a fermare l’attaccante del Napoli e ci ha provato col metodo classico. Ma Godin non ce l’ha fatta. Osimhen gli è sfuggito più volte, aveva un’altra velocità, un’altra potenza. In un’occasione ha segnato. In un’altra si è procurato un rigore che è stata la certificazione della resa di Godin e del Cagliari. Osimhen gli è andato via da tre quarti di campo, se l’è portato a spasso, ha accelerato per entrare in area e poi ha fintato provocando il crollo dell’ex difensore dell’Atletico Madrid. Godin gli è franato addosso, senza forze, senza energie, senza lucidità. È stata una sfida impari. Osimhen ha giocato un grande match. L’unico neo è stata l’ammonizione, forse eccessiva, per simulazione. C’è del buono anche in quell’episodio visto che è riuscito a controllare il suo nervosismo.

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