La Nacion racconta gli effetti dell’argentino sull’economia della capitale francese: “Per Neymar venivano solo i brasiliani, per lui arrivano da tutto il mondo”
Quando si parla di Messi – e si parla sempre, di Messi – si sottovaluta la portata internazionale e trasversale del suo indotto. Non è come Ronaldo o Neymar. E’ un gradino più su, a livello commerciale. Attira folle di ogni età e paese, anche gente che del calcio sa poco o nulla. E a Parigi adesso contano gli incassi di quello che La Nacion definisce “Messiturismo“. Messi come il Louvre, o la Tour Eiffel.
“Messi è uno spettacolo in sé”, confida Yves Abitbol, co-fondatore dell’esclusiva agenzia di viaggi Mytravel a Parigi. “Abbiamo clienti che si recano a Parigi solo per vederlo.” In poco più di un mese l’attività della società è aumentata tra il 5 e il 10% proprio per la presenza dell’ex giocatore del Barcellona a Parigi. Abitbol risponde anche a richieste insolite di alcuni clienti particolarmente facoltosi: “Ci è già stato chiesto di partecipare a un allenamento del PSG con Messi, e abbiamo già sei ordini per la sua maglia autografata”.
Secondo Abitbol, è la prima volta che la popolarità di un giocatore dipende così poco dalla sua nazionalità. “Quando è arrivato Neymar, avevamo dei brasiliani che volevano venire. Ora ci sono turisti di tutti i paesi che prenotano viaggi: americani, singaporiani, inglesi. È un’icona multigenerazionale e multiculturale. È qualcosa di davvero incredibile”,
E questa febbre da Messi si sta già traducendo nell’intero ecosistema turistico di Parigi. Solo per trovare casa a Messi, per esempio, sono al lavoro quattro o cinque delle migliori agenzie a Parigi, in una corsa all’oro per la percentuale sul maxi assegno che firmerà l’argentino.
L’effetto Messi si comincia già a vedere sulle tavole dei ristoranti parigini, anche se bisognerà attendere la riapertura delle frontiere mondiali per decriptare i benefici generati dal suo arrivo a Parigi. Proprio di fronte all’hotel Royal Monceau, che lo ospita, Amel Bohli gestisce il bistrot francese “La belle poule”:
“Abbiamo ricevuto paparazzi e persone che venivano a fare colazione, pranzo e cena, perché campeggiavano di fronte all’hotel.
E così anche i ristoranti argentini, soprattutto quelli frequentati dai calciatori. La gente sa che uno di questi giorni un compagno di squadra potrebbe portare fuori a pranzo Leo. Prenotazioni e incassi da record.
La storia che l’ingaggio di Messi si ripaga da solo l’abbiamo già sentita quando Ronaldo arrivò alla Juve. Ma fonti interne al club dicono che viaggi già oltre le stime più ottimistiche.
Da pochi giorni il PSG è diventato il primo brand francese su Instagram, con oltre 50 milioni di follower, lasciandosi alle spalle Vuitton, Dior e Chanel.