Guardiola si lamenta per i pochi tifosi allo stadio, e gli ultras si offendono: “Pensi ad allenare”

Il tecnico del City e le crepe col pubblico. Il rappresentante dei club: "Non capisce le difficoltà di alcuni per andare a una partita all'Etihad il mercoledì sera alle 20... magari non se lo possono permettere"

Guardiola

Mg Milano 06/11/2019 - Champions League / Atalanta-Manchester City / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Josep Guardiola

Pep Guardiola ha appena vinto in Champions contro il Lipsia, risponde alle interviste e si guarda attorno. Dice che c’è poca gente alla stadio e invoca il suo pubblico a intervenire in massa la prossima volta. Gli ultras del Manchester City non la prendono benissimo.

“Vorrei che più gente venisse alla prossima partita, sabato”, ha detto Guardiola a BT Sport dopo il 6-3 ai tedeschi. Allo stadio c’erano 38.062 persone. “Sabato prossimo ne avremo bisogno della gente, per favore, saremo stanchi. Invito tutta la nostra gente a venire allo stadio”.

Le partite casalinghe di Champions League del City non sempre fanno segnare il tutto esaurito. Kevin Parker, segretario generale del club dei tifosi ufficiali del City, risponde a nome degli ultras, un po’ offeso:

“Mi ha sorpreso. Non sono sicuro di cosa abbia a che fare con lui. Non capisce le difficoltà che alcune persone potrebbero avere per andare a una partita all’Etihad il mercoledì sera alle 20. Hanno dei bambini a cui pensare, o potrebbero non essere in grado di permetterselo, ci sono ancora alcuni problemi di Covid…”

È assolutamente il miglior allenatore del mondo ma credo che forse dovrebbe attenersi a quello. Ormai la gente parla più dei commenti di Pep che della partita. Mettere in dubbio il nostro supporto, che è effettivamente quello che sta facendo, è deludente e fuori luogo. Credo che nessuno all’interno del club dovrebbe mettere in dubbio la lealtà dei tifosi. È frustrante”.

Correlate