Un saltello che non aveva nulla delle sue migliori beffe passate e un tiro che più telefonato non si poteva
Sulla Gazzetta dello Sport Andrea Elefante commenta il passo falso di Jorginho, ieri, contro la Svizzera, con l’errore dal dischetto.
“Un saltello all’indietro, e anche più di un saltello. Forse Jorginho non aveva mai tirato un rigore così brutto nella sua carriera, sicuramente che sia stato lui a sbagliare il match ball comunque più facile della serata, anche se ce n’erano stati altri, è altamente simbolico: all’azzurro che negli ultimi cento giorni ha vinto tutto quello che si poteva vincere è rimasto sul piede il gol che poteva darci la vittoria. Che ora siamo costretti a rimpiangere, e non poco, la solita maledizione: quella del gol”.
Ha vinto diversi titoli in questa stagione, continua,
“eppure anche chi sembrava infallibile, lui come la nostra Nazionale, può non esserlo più quando sente il peso di doverlo essere ancora: Jorginho c’era cascato in finale con l’Inghilterra, ma poi ci aveva pensato Donnarumma, e ci è ricascato ieri sera. Un saltello che non aveva nulla delle sue migliori beffe passate e poi un tiro che più telefonato non si poteva”.