Garanzini: per trenta minuti il Milan è stato così perfetto che veniva da chiedersi “Ibra chi?” 

Su La Stampa. Pioli non meritava la sconfitta. Il MIlan ha messo sotto una squadra come l'Atletico con grande maturità

leao torna in panchina contro il napoli

Milano 28/09/2021 - Champions League / Milan-Atletico Madrid / foto Insidefoto/Image Sport nella foto: esultanza gol Rafael Leao

Su La Stampa, Gigi Garanzini commenta Milan-Atletico Madrid di Champions, finita con la vittoria della squadra di Simeone con un rigore concesso sul finire del match dall’arbitro Cakir.

“Un verdetto di rara crudeltà, compiutosi nel finale, ha condannato la squadra di Pioli a una sconfitta che davvero non meritava. Resta la prima mezzora rossonera che ha ricordato ben altri fasti dei bei tempi andati. Una squadra praticamente perfetta, nel controllo della situazione, nel cambio di passo, nel coraggio di cercare la giocata pur sapendo che rischiarla, contro l’Atletico Madrid, può costare caro. Erano tali le cadenze della squadra di Pioli che, vedendo Ibra a bordocampo e sapendo che prima o poi tornerà anche il suo momento, la domanda istintiva era:
Ibra chi?”.

Purtroppo, però, Kessie ha fatto una sciocchezza e l’ammonizione, con conseguente espulsione per doppio giallo, è stata inevitabile.

“Da lì l’interminabile sofferenza. Eppure, a conti fatti, un vero e proprio esame di maturità in cui il Milan prima ha messo sotto una squadra come l’Atletico, poi ne ha retto l’assalto per un’ora prima di crollare stremato sotto i colpi di Griezmann e Suarez”.

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