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Continuano le violenze nel campionato francese: ad Angers intervengono i celerini, a Parigi ferito un bambino

Ormai le risse e le invasioni di campo, nella Ligue 1, non si contano più. Ieri nuovi scontri e violenze. Nelle ultime settimane un’escalation

Continuano le violenze nel campionato francese: ad Angers intervengono i celerini, a Parigi ferito un bambino

Il campionato francese è sempre più caratterizzato dalla violenza, sia sugli spalti che in campo. Dopo Nizza-OM di fine agosto e dopo Lens-Lille di sabato, ieri allo stadio di Angers, che ospitava il Marsiglia, si sono registrate altri episodi deprecabili. L’incontro era filato liscio, racconta L’Equipe, ma poco dopo il fischio finale la situazione è degenerata, con i tifosi che hanno invaso il campo mentre i giocatori di entrambe le squadre stavano ancora salutando il pubblico.

Per riportare la calma sono dovuti intervenire i celerini, mentre lo speaker invitava i tifosi alla calma e a restare seduti in tribuna.

L’allenatore dell’Angers ha commentato l’accaduto in conferenza stampa:

«Non so esattamente cosa sia successo, ma per me, il rettangolo di gioco è sacro. E’ la scena del football. Il campo deve essere protetto in modo che sia uno spazio sicuro per i giocatori e il personale»

Il direttore della comunicazione del Marsiglia, Jacques Cardoze, ha invece dichiarato:

«Provo soprattutto una grande tristezza, è un gesto di grande stupidità da parte di coloro che commettono tali atti. La responsabilità è collettiva. Abbiamo sentito che ci sono state provocazioni da parte della tribuna dell’Angers. Sono stati lanciati petardi. I tifosi del Marsiglia hanno risposto, è purtroppo uno schema classico. E’ stupido da entrambe le parti».

Non sono stati gli unici episodi di violenza. Già nel pomeriggio, scrive la Gazzetta dello Sport, a Montpellier, gli ultrà del club di casa avevano organizzato un’imboscata a un pullman di tifosi ospiti all’uscita dell’autostrada: alla fine si sono contati 16 feriti, per fortuna non gravi, e un grande caos. E in serata, alla fine della partita tra Metz e Psg, altre tensioni. La squadra parigina ha segnato il gol della vittoria al 95′, ma prima dell’ultima azione la partita si è scaldata per una serie di falli, ammonizioni ed espulsioni. Così, al fischio finale, qualche tifoso ha tentato di scendere sul terreno di gioco, dove il portiere Oukidja ha cercato di venire alle mani con Mbappé. Tra spinte e insulti, le due squadre alla fine sono tornate nello spogliatoio, mentre l’allenatore del Metz ha criticato apertamente non la direzione di gara, ma pure l’atteggiamento un po’ troppo altezzoso a suo dire del campione del Mondo francese.

In precedenza, il 22 agosto, c’era stata la rissa generale tra ultrà, giocatori e staff di Nizza-Marsiglia, con tre giornate di porte chiuse inflitte al Nizza, oltre alla sottrazione di un punto in classifica. Altri scontri si sono verificati sabato scorso, con due giornate di porte chiuse comminate al Lens in seguito agli incidenti tra ultrà nel derby con il Lilla, con tanto di invasione di campo e il secondo tempo ritardato per mezzora. Il settore ultrà del Lille è stato chiuso fino al 6 ottobre e lo stesso potrebbe accadere per il Velodrome di Marsiglia.

“Domenica, anche al Parco dei Principi, un bambino di 11 anni è finito nell’infermeria dello stadio dopo essere stato colpito alla testa da un seggiolino lanciato dal settore dei tifosi del Lione, infuriati al gol di Icardi, al 93′. Il club dell’emiro però ha invitato il piccolo e i familiari in tribuna Vip per seguire una partita del Psg in tutta serenità”.

 

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