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“Bolle di sapone”, l’ultimo giallo della fortunata serie letteraria dei Delitti del BarLume

Con una lingua veloce ed un’ambientazione autentica, Marco Malvaldi ha conquistato i lettori. Non bisogna aver paura del dialetto

“Bolle di sapone”, l’ultimo giallo della fortunata serie letteraria dei Delitti del BarLume
“Bolle di sapone (pagg. 272, euro 14)” dello scrittore pisano Marco Malvaldi è l’ultimo giallo della fortunata serie letteraria dei Delitti del BarLume che ha generato una fiction Sky con Filippo Timi e tanti altri validi attori, a cui si sono aggiunti anche Stefano Fresi e Corrado Guzzanti.
È pieno lockdown a Pineta ed Ampelio il nonno di Massino Viviani, il ‘barrista’ , ha un femore rotto. La Tizzy, Massimo e Aldo sono ora in società in un ristorante che sta per fallire per mancanza di clienti. Gino Rimediotti e il Pilade Del Tacca sono a casa rispettivamente con la sorella e con la moglie chiusi per paura del ‘virusse’. Massimo è fidanzato con la vice-questore Alice che ora è di stanza in Calabria per lavoro ed è costretto a passare la quarantena con la mamma, l’ingegnere Gigina, perché la sua casa nuova è in ristrutturazione.
Il pensiero del Coronavirus mette tutti sul nervoso spinto ed allora l’unica per i ‘Bimbi’ – i vecchietti – è organizzare infinite partite online a briscola. In soccorso alla paventata e naturale depressione ed alla cucina forzata viene la poliziotta che fa partecipe Massimo, e quindi i Bimbi, di un duplice omicidio avvenuto in un paese vicino Rende. Il titolare di una catena di pizzerie, il signor Izzo, viene giustiziato mentre è in fila al Supermercato e pochi giorni dopo muore anche la moglie. Da qui parte l’indagine non autorizzata dei vecchietti e di Massimo che si interseca con quella ufficiale della dirigente della Polizia.
Tra telefonate incrociate, seminari Zoom, delazioni, hackeraggi e inciuci si giunge al redde rationem cui il Viviani, dopo molte intuizioni dei vecchiacci, imbrocca la pista giusta. In realtà il tutto finisce in bolle di sapone anti-Covid.
Malvaldi è uno scrittore che è cresciuto nel tempo con una lingua veloce e con un’ambientazione autentica che ha conquistato veri lettori attirati anche dall’elemento scientifico proprio delle indagini del Viviani che è un laureato a Pisa in materie scientifiche: anche l’autore è un ricercatore di Fisica. La serie del Borghese Pellegrino dove ha trasformato il famoso gastronomo in un investigatore per caso ha dato a Malvaldi una dimensione anche da cronachetta storica.
Convincente e coraggiosa anche l’introduzione del dialetto di Pineta nel testo dei Delitti in linea con altri autori come Camilleri e Pennacchi. Non bisogna avere paura del dialetto che è parte della nostra espressività.
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