POSTA NAPOLISTA – Si è fatto piovere addosso attendendo l’inevitabile. Se proprio bisogna cedere qualcuno, si mandi via Mertens non Petagna
Fino ad ora la gestione Spalletti non mi ha convinto. Due cambi a partita (con altri due agli sgoccioli), contro avversari che ne hanno fatti cinque con riserve di livello inferiore ai nostri, mandano un brutto segnale ai panchinari. Più grave è stata la mancata lettura dei momenti critici della partita. Ballardini, con quattro cambi, aveva rivoltato la squadra come un calzino. Il grifone attaccava a testa bassa ed era nell’aria che bastava una sbavatura per pareggiare. E il nostro cosa fa? Si fa piovere addosso attendendo l’inevitabile.
Gli ovvi cambi dovevano avere luogo molto prima, dopo dieci minuti nella ripresa. Ounas in campo avrebbe consigliato Ballardini ad essere più cauto, con spazi aperti li avrebbe fatti a pezzi. Per decenza non riporto le mie imprecazioni al momento del cambio a frittata fatta. Lo stesso Petagna, per la imponente struttura, non deve entrare a otto minuti dalla fine.
La vittoria cancella tutto ma se dovesse avallare la cessione di Petagna, lo sbaglio sarebbe ancora più grave: è l’unico attaccante di peso ed è l’unica carta da giocarsi contro squadre arroccate in difesa. E ne incontreremo molte. Se proprio bisogna cedere qualcuno, si mandi via il caro (nel senso di costoso) Mertens che è facilmente sostituibile.