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Repubblica: a Bari i De Laurentiis sono a un bivio, vendere non è più un piano B

“La questione della multiproprietà nel calcio ha preso una brutta piega, come dimostra il caso Lotito-Salernitana. Per la prima volta, mercato low cost”

Repubblica: a Bari i De Laurentiis sono a un bivio, vendere non è più un piano B
De Laurentiis e il sindaco di Bari Decaro il giorno della conferenza stampa a Bari

Repubblica Bari dedica una pagina alla squadra della città e ai De Laurentiis che ne sono i proprietari. Il titolo è inequivocabile: Bari e i De Laurentiis al bivio. Domani comincia la stagione dei biancorossi impegnati a Potenza. Il progetto era di riportare il Bari in Serie B in due anni e invece dopo la prima promozione in Serie D, la squadra è ferma da due anni in Serie C.

Il piano di riportare il Bari nel calcio che conta si sta rivelando più complicato del previsto, non soltanto per gli insuccessi sul terreno di gioco ma anche perché la questione della multiproprietà nel calcio ha preso una brutta piega: entro due anni non si potranno più avere due piedi in una scarpa.

I De Laurentiis confidano in una soluzione che li lasci a lungo al timone del Bari, ma quello di vendere e possibilmente bene il club non è più solo un piano B. In un caso o nell’altro devono uscire immediatamente dal pantano della C.

Anche a Bari il mercato è stato all’insegna dell’austerity.

È una stagione diversa per il Bari della famiglia De Laurentiis. Dopo avere speso tanto nelle prime tre stagioni in biancorosso (perdite per 4 milioni di euro nel solo bilancio del 2020), si è deciso di stringere i cordoni della borsa: a ogni uscita deve rigorosamente corrispondere un’entrata. Si spiega così il mercato con il freno a mano tirato, ben diverso da quelli che lo hanno preceduto.

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