Il centrocampista della Nazionale in conferenza: “Tuchel e Mancini si somigliano, Sarri non è una sorpresa: Immobile si divertirà molto”
Jorginho, centrocampista del Chelsea e della Nazionale, ha parlato dal ritiro degli Azzurri in conferenza stampa.
L’Italia non è più una sorpresa, è dove merita di essere e tutti coloro che giocheranno contro di noi lo faranno in maniera diversa. Noi siamo felici ma dobbiamo sempre rimanere umili. Pallone d’Oro? Lascio parlare voi, io voglio solo vivermi il momento e godermelo con le persone che mi circondano.
Non ho scelto di fare il regista, da piccolo giocavo sulla trequarti poi in Brasile mi spostarono più dietro e ho cominciato a guardare Pirlo e Xavi.
Mancini ha cambiato il modo di giocare, mandando un messaggio importante all’estero e in Italia, siamo stati divertenti. Andare via mi ha fatto crescere, credo sia stato positivo. Un mio erede? Potrebbe essere Tonali, anche se adesso si cresce giocando in un centrocampo a due e quindi non ci sono gli insegnamenti di una volta.
Dobbiamo fare attenzione alla Bulgaria, non dobbiamo farci sorprendere. I complimenti di Pelè? Sono sorpreso, mi sembra tutto surreale e mi ha fatto molto piacere.
Non ho avuto alcuna proposta dal Chelsea e non ci sto nemmeno pensando sinceramente. A 29 anni parlare di dove finirò la carriera è presto, chiuderò la carriera ai Blues se mi fanno 10 anni di contratto. Tuchel e Mancini si somigliano, forse è per questo che mi trovo bene per entrambi. Sarri per me non è una sorpresa, sono felice per lui: penso che Immobile si divertirà molto quest’anno.