ilNapolista

Mancini e Vialli si sono liberati del dolore di Wembley

Trent’anni dopo la Coppa dei Campioni persa dalla Sampdoria col gol di Koeman, si sono riabbracciati e hanno pianto di nuovo insieme

Mancini e Vialli si sono liberati del dolore di Wembley
Londra (Inghilterra) 26/06/2021 - Euro 2020 / Italia-Austria / foto Uefa/Image Sport nella foto: Roberto Mancini-Gianluca Vialli-Gabriele Oriali

Dovevano vincerla 29 anni fa. Proprio a Wembley. Luca Vialli e Bobby gol, la filastrocca infinita della Doria, i gemelli più belli d’Europa di fronte alla Storia. Si chiamava ancora Coppa dei Campioni. SampdoriaBarcellona, il bagliore della Gloria.

Ma al minuto 112, della notte più buia, Ronnie Koeman con una spietata pallonata dalla ferocia inaudita frantumò la Lampada e spense per sempre la Luce nell’anima.

Roberto sparì, chiunque lo incrociasse lo vedeva scappare. Si nascose per mesi per poter piangere senza che nessuno gli potesse dire che sarebbe passata. Perché non gli è mai passata quella pena nel cuore. Perché da quel giorno, il Mancio diventò un uomo infelice.

Luca provò a tirare avanti, una Coppa la alzò pure, con un’altra maglia, ma quel tormento di Londra lo ha accompagnato in ogni secondo della propria esistenza, dietro un sorriso che sapeva di sopravvivenza.

L’altra notte si sono riabbracciati ed hanno di nuovo pianto a Wembley quasi 30 anni dopo. Ma non perché fossero campioni d’Europa, semplicemente per essersi liberati un dolore che sembrava eterno. Perché il sogno ha la stessa faccia dell’incubo. Entrambi si dissolvono solo quando si realizzano.

ilnapolista © riproduzione riservata