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Insigne vince con la sua ossessione, in un colpo solo si libera di tutte le sue debolezze

BESTIARIO DEGLI EUROPEI – Italia-Belgio è anche la partita dei Ciri a vuoto. L’apertura alare di Donnarumma. I dialoghi platonici tra Verratti e Jorginho

Insigne vince con la sua ossessione, in un colpo solo si libera di tutte le sue debolezze
Roma 11/06/2021 - Euro 2020 / Turchia-Italia / foto Image Sport nella foto: esultanza gol Lorenzo Insigne

LORENZO IL MAGNIFICO. Il suo destino si compie al minuto 44 del primo tempo. Salta finanche un avversario e diventa padrone, non vittima, della sua ossessione con un tiro a giro che vale la semifinale di questo campionato europeo. Esulta e digrigna i denti, una sorta di morso liberatorio che divora in un sol colpo le sue debolezze e i suoi appuntamenti mancati. Segna ed è il migliore in campo, con il numero dieci sulle spalle. In quella parabola che si conclude in rete sono racchiuse la sua classe e la sua maturità. Il destino, appunto. Stavolta l’uomo e il giocatore sono la stessa cosa nell’ora della gioia e non della delusione e possiamo chiamarlo Lorenzo il Magnifico – 8

IL PIANTO DI SPINAZZOLA. Un rovinoso allungo fa finire l’europeo dell’azzurro più in forma, sovente decisivo. Il pianto di Leonardo Spinazzola sulla barella mentre Bryan Cristante veglia sconsolato su di lui è un’oblazione ingiusta e immeritata. E’ la faccia spietata e crudele del fato di stasera – 8

NAPULE DOUBLE FACE. Il Napule dà e il Napule toglie. Un minuto dopo la rete di Insigne, l’appuntato Giovanni Di Lorenzo provoca un rigore concesso generosamente dall’arbitro sloveno, connazionale del presidente dell’Uefa, Ceferin. Indi, l’azzurro napoletano sbaglia un passaggio a centrocampo e il Belgio porta quasi in gol Lukakone. A salvare, dando persino l’effetto ottico del palo, il povero Spinazzola – 5

BARELLIK. Come i suoi colleghi di centro nelle precedenti partite, anche Nicolò Barella inventa un gol di potenza pura, e di una bellezza essenziale. E’ il sesto marcatore della nazionale manciniana. Tre attaccanti: Insigne, Immobile e Chiesa. Tre centrocampisti: Locatelli, Pessina e lui – 7

CALCIO E FILOSOFIA. I dialoghi di prima tra Verratti e Jorginho escono dalla caverna delle idee di Platone. La testa comanda i piedi e l’Iperuranio ha la sua epifania sul prato verde dell’Allianz Arena – 7,5

IL TABELLINO. Insigne, Barella e Lukaku: il tabellino dei marcatori è un Napoli-Inter a squadre mischiate – 7

SI PASSA CON IL ROSSO. Turchia, Svizzera, Galles, Austria, Belgio e adesso la Spagna. L’Italia passa sempre con il rosso – 7

IL MANTO DI GIGIO. L’impressionante apertura alare di Gigio Donnarumma è un manto protettivo che copre l’intera porta. E basta un braccio per fermare un tiro micidiale del temuto De Bruyne – 8

IN GINOCCHIO. Sull’onda di questa gioia in terra teutonica, va bene pure inginocchiarsi perché i belgi lo fanno. Soprattutto dopo che i fascisti di Casapound hanno imbrattato a Roma il murale per il Black Lives Matter – 7

DUE CIRI A VUOTO. Ciro Immobile ha perso palloni e mancato agganci. Ha tentato una rovesciata ed è finito col sedere per terra. Ha traccheggiato spesso senza tirare né passare la pelota ai compagni. Insomma, un disastro che fa tristezza. Marginale invece l’ingresso dell’altro Ciro, quello belga-partenopeo – 5

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