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Antognoni: «Avrei meritato più rispetto da Commisso. Avere più soldi non giustifica certe azioni»

Alla Gazzetta: «Si dice deluso che Chiesa sia andato via senza salutarlo, lui con me ha fatto lo stesso. Decidono tutto Barone e Pradè, non ho mai avuto voce in capitolo»

Antognoni: «Avrei meritato più rispetto da Commisso. Avere più soldi non giustifica certe azioni»

Dopo la lettera in cui ha accusato Rocco Commisso di essere il solo responsabile del suo addio alla Fiorentina, Giancarlo Antognoni continua il je accuse in un’intervista alla Gazzetta dello Sport.

«Pensavo che Rocco Commisso mi avrebbe contattato per spiegarmi il perché di questo divorzio. Invece se n’è lavato le mani. Barone mi ha detto che è stato Commisso a decidere tutto. Non pensate che avrei meritato una spiegazione da parte del Presidente? Non pensate che avrei meritato un po’ di rispetto? Lui ha più soldi di me. Ma avere più soldi non giustifica certi comportamenti».

Continua:

«Vi ricordate quante volte Commisso ha detto che era rimasto profondamente deluso dal fatto che Federico Chiesa se era andato alla Juve senza andare a salutare lui e la sua famiglia? Lo avrà ripetuto dieci, cento volte. Chiesa ha sbagliato. Ma anche Commisso ha fatto lo stesso grave errore con me».

Antognoni si chiede perché la Fiorentina non abbia voluto sfruttare le sue competenze e conoscenze, anche in termini di campagna acquisti.

«Non credo di essere il primo responsabile dei due anni disastrosi della gestione Commisso. Le scelte le hanno fatto Barone e Pradè. Io non ho avuto voce in capitolo. Praticamente mai. Sono deluso in particolare da Pradè che ho accompagnato nel suo primo approccio con Commisso. Gli ho fatto da ambasciatore. Bella riconoscenza. Lui e Barone hanno operato nelle varie campagne acquisti. Io invece sempre fuori. Chiedete ai procuratori se mi hanno mai visto presente a un incontro di mercato. E, alla fine, mi hanno offerto il niente».

Sul campionato che aspetta la Fiorentina:

«Questa è una piazza importante ma le problematiche di questi anni ci sono sempre. Chi comanda sono sempre le stesse persone. Il dato che mi conforta da tifoso della Fiorentina è che peggio di così non possono fare».

Ancora su Commisso:

«Quando è arrivato a Firenze l’ho accompagnato a Coverciano, ci siamo commossi al Museo nel vedere le maglie e le immagini della mia Italia Campione del Mondo. Io gli ho aperto le porte del mio mondo e Rocco mi ha ripagato nel modo peggiore».

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