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La Verità ricorda il precedente di Allegri con le scommesse (poi prosciolto)

Una presunta combine per Pistoiese-Atalanta. Fu squalificato in primo grado, anni dopo Cristiano Doni confermò

La Verità ricorda il precedente di Allegri con le scommesse (poi prosciolto)

Ieri l’allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri, ha fatto circolare un comunicato in cui si dichiara estraneo ai fatti raccontati da La Verità, ovvero l’apertura di un dossier dell’antiriciclaggio sui suoi conti bancari, con ipotesi di gioco d’azzardo. Allegri ha dichiarato:

«Con riferimento alle notizie pubblicate sul mio conto, mi dichiaro con assoluta fermezza del tutto estraneo a qualsiasi attività illecita o irregolare e, tanto più, a qualsiasi operazione violativa della normativa sull’antiriciclaggio».

Oggi il quotidiano torna sul tema con un articolo di Giacomo Amadori. Scrive:

Nel comunicato Allegri non specifica se abbia mai scommesso sul calcio professionistico, italiano o internazionale, attività espressamente vietata dal regolamento della Figc”.

E ricorda il precedente di Allegri con le scommesse.

Nel 2000, venne coinvolto, ma poi assolto in un’ indagine per presunte scommesse illecite, ai tempi in cui giocava nella Pistoiese. Insieme con altri nove calciatori (rimasero fuori dall’ inchiesta le società) venne deferito alla giustizia sportiva a causa di una mole anomala di puntate su una partita di Coppa Italia tra Pistoiese e Atalanta. Secondo l’ accusa i giocatori avevano combinato il risultato durante una cena per consentire scommesse sicure ad amici e conoscenti. In primo grado, nel marzo del 2001, Allegri (difeso dall’ avvocato Nino D’ Avirro) e altri quattro atleti vennero squalificati per un anno e prosciolti due mesi dopo dalla Corte d’ appello federale. Nel 2012 però un ex tesserato dell’Atalanta, Cristiano Doni, che era stato deferito e assolto già in primo grado, tornò sull’ argomento e disse in un’ intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport: «Se avevamo concordato quel risultato? Sì, è così. Non posso continuare a dire diversamente. E se qualcuno vorrà altre spiegazioni, sono pronto a darle». Allegri, a chi gli chiese un commento, ricordò di essere stato assolto e avvertì Doni che si sarebbe dovuto assumere la responsabilità di quanto detto. Ieri il mister bianconero, con i suoi più stretti collaboratori ha ribadito di non aver scommesso sul calcio, né allora, né in tempi più recenti”.

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