Il Telegraph: “60.000 a Wembley. Ci risiamo, lo sport pensa di vivere su un altro pianeta”

Il quotidiano inglese conferma il "controverso accordo con l'Uefa che dovrebbe includere anche che 2.500 tra vip e media stranieri possono saltare le regole di quarantena all'ingresso nel paese"

L’Italia la unisci solo con il pallone e con i lockdown

Mg Roma 11/06/2021 - Euro 2020 / Turchia-Italia / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: tifosi Italia

Lo sport non ha imparato la lezione. Pensa di vivere su un altro pianeta. E nel nome del ritorno al passato corre rischi superflui giocando sulla salute pubblica. Così il Telegraph commenta la decisione del governo di britannico di aprire Wembley a 60.000 spettatori per la fase finale degli Europei, grazie ad un “controverso accordo con l’Uefa che dovrebbe includere anche che 2.500 tra vip e media stranieri possono saltare le regole di quarantena all’ingresso nel paese“.

“Se c’è stata una lezione persistente durante la pandemia, è che una testa infilata nella sabbia può significare un problema più grave una volta che esce alla luce del giorno”. Lo sport sta dando di nuovo segnali di allarmante faciloneria, scrive il Telegraph.

Che senso ha la festa di migliaia di tifosi senza biglietto nel centro di Londra prima della partita Inghilterra-Scozia, si chiede il quotidiano. Oppure, ignorare le linee guida una volta all’interno dello stadio di Wembley, com el’uso della mascherina. “Nessuno vuole restrizioni inutili, ma lo sport non è un mondo a parte rispetto alla gamma di disagi, sacrifici e tragedie ancora da affrontare. Stanno già emergendo rapporti di positivi tra i tifosi di venerdì sera a Londra. E l’effetto a catena di ogni nuova infezione è la probabile combinazione di ancora più giorni di scuola persi, lavoro annullato e un’attesa più lunga per il ritorno di ulteriori libertà”.

Ma “c’è anche un imperativo egoistico e pratico per gli sport stessi. Il primo ministro italiano Mario Draghi ha già suggerito una sede diversa per le semifinali e la finale di Euro 2020 in un paese (l’Inghilterra) in cui i contagi sono “in rapida crescita”. Anche la cancelliera tedesca Angela Merkel ha ora affermato che queste partite non dovrebbero essere giocate in “stadi gremiti”. L’Uefa sta andando avanti come se niente fosse.

E poi dopo gli Europei arriverà Wimbledon, col 50% di capienza, la finale della Challenge Cup, il cricket internazionale e, naturalmente, le Olimpiadi e le Paralimpiadi di Tokyo e i British Lions in Sud Africa. Lo sport non può funzionare come se fosse su un altro pianeta”.

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