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Gravina: «Giocatori inginocchiati? Non imponiamo nulla, sono liberi di scegliere»

Il presidente Figc: «Smentisco lo spostamento della finale a Budapest o a Roma. Non ci sono minimamente i presupposti»

Gravina: «Giocatori inginocchiati? Non imponiamo nulla, sono liberi di scegliere»

Il presidente della Figc Gabriele Gravina ha rilasciato alcune dichiarazioni alla stampa. E’ intervenuto anche sul dibattito relativo al Black lives matter e alla necessità o meno che i calciatori della Nazionale si inginocchino. Ieri, nella partita contro il Galles, lo hanno fatto in cinque.

«Inginocchiarci a Wembley? I messaggi della Federazione sono chiari: poniamo in essere ogni attività contro ogni forma di razzismo. Riteniamo che questo non può essere frutto di una scelta federale, ognuno sceglie per sé. Con i ragazzi ne abbiamo parlato, sapevano che era previsto nell’ambito del protocollo pre gara. E i ragazzi sono stati liberi, qualcuno l’ha seguito, altri si sono limitati ad applaudire. Massimo rispetto per tutte le forme di espressione contro la discriminazione razziale».

Gravina ha smentito che le finali dell’Europeo possano essere spostate a Roma o Budapest.

«Smentisco categoricamente una finale a Roma, ma anche uno spostamento a Budapest. Non ci sono minimamente i presupposti. Budapest è un tema che sta attirando molta attenzione e preoccupazione. Ci sono una serie di verifiche in atto, per capire che effetti possono generare quei 60mila spettatori senza distanziamento e senza mascherina. l’Uefa non strizza l’occhio a Budapest ma ad altre realtà, anzi, ha preoccupazione per questa situazione. Io resterei sul grande senso di responsabilità del nostro Paese per tutelare la salute degli spettatori. Credo però che ai quarti ci sarà un incremento di posti».

 

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